L'Aquila. 'Le proteste degli studenti sono più che legittime. Noi non siamo per la guerra ma per la pace e la libertà di espressione. Nel mio ateneo di proteste ce ne sono poche ma in... Leggi tutta la notizia
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"Dobbiamo parlare ancora di più con gli studenti. E far capire loro la contraddizione tra la richiesta di pace in Medio Oriente , che personalmente condivido, e alcuni atti a cui abbiamo... Leggi tutta la notizia
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Spiace dover svolgere – temiamo non in vasta compagnia – la parte dei grilli parlanti o quella degli spiriti incontentabili: ieri, infatti, da molte sponde sono giunti apprezzamenti verso il documento reso noto dalla Crui, la conferenza dei rettori delle università italiane, e verso le parole della presidente dell’organismo Giovanna Iannantuoni. E indubbiamente alcune delle intenzioni che abbiamo letto e ascoltato sono rassicuranti e positive.
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È il giorno dell'orgoglio per i rettori italiani. Il giorno in cui viene finalmente detto un «no» chiaro all'osceno «boicottaggio» degli atenei israeliani. Mentre sulle manifestazioni del 25 aprile si addensano nubi sempre più cupe, dalle università arriva un sussulto di dignità e consapevolezza. La giunta della Crui, la Conferenza dei rettori italiani, ha approvato infatti un documento che indica le «buone prassi» in caso di eventi «particolarmente sensibili» (presidi o proteste).
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«Dobbiamo parlare ancora di più con gli studenti. E far capire loro la contraddizione tra la richiesta di pace in Medio Oriente, che personalmente condivido, e alcuni atti a cui abbiamo assistito». Così ieri Riccardo Zucchi, rettore dell’Università di Pisa, arrivando alla conferenza dei rettori delle università italiane (Crui) a Roma. Un incontro nel quale si è discusso dalle contestazioni legate…
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“Nessun boicottaggio da parte degli atenei nei rapporti scientifici con le università israeliane. Nessuno ha mai votato per il boicottaggio della collaborazione scientifica, solo alcuni Senati accademici per la sospensione di singoli bandi. Siamo e rimaniamo aperti a collaborare con tutti”: la presidente della Conferenza dei Rettori delle università italiane, Giovanna Iannantuoni, ieri ha sottolineato …
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Di Valentina Santarpia «Le proteste non decidono l’agenda delle università». E la ministra Bernini: no a zone franche. Ma il rettore di Bologna: «Ognuno è in grado di gestire a casa propria» «L’agenda delle università non la decida chi contesta»: è la frase più significativa del documento che contiene le linee guida per affrontare e contrastare gli episodi di violenza e antisemitismo negli atenei, approvato dalla giunta della Conferenza dei rettori e diffuso ieri al termine della riunione.
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“È un momento duro, complicato. L’università dovrebbe affermarsi come luogo di cultura e di libertà che non va strumentalizzato. Temo vi siano infiltrazioni di persone che hanno poco a che fare con la componente studentesca”. A dirlo secondo quanto riportato dall’Ansa davanti alla sede della Conferenza dei rettori delle università italiane è il rettore dell’Università di Catanzaro, Giovanni Cuda. Chiaro il riferimento alle manifestazioni in particolare per protestare contro la guerra…
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Cresce la preoccupazione per le violenze negli atenei dei collettivi pro Palestina, capitanati dai compagni di Cambiare rotta, fieramente anti-sionisti. Un'escalation di assalti, devastazioni, scontri con la polizia e provocazioni. All'indomani della guerriglia scatenata alla Sapienza arriva la proposta di Marco Scurria, capogruppo di Fratelli d'Italia nella Commissione straordinaria
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Tensioni nelle università Giovanni Cuda è intervenuto dopo gli scontri con la polizia verificatisi a La Sapienza che hanno portato all'arresto di due ragazzi: «Gli atenei dovrebbero affermarsi come luogo di cultura e di libertà che non vanno strumentalizzati» Cortei, manifestazioni, disordini, l’Italia universitaria sta vivendo un momento particolare. Gli studenti facenti parte…
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I rettori fanno quadrato contro le proteste anti- Israele: l'agenda della ricerca non la decide chi contesta ma le università. "Nel caso di interruzioni o fenomeni di intolleranza, si decida di svolgere eventi in altra modalità (per esempio online) ma si eviti di cancellarli: l'agenda delle università non la decida chi contesta": è una delle linee del documento approvato oggi dalla Crui sulla sicurezza negli atenei.
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"Nel caso di interruzioni o fenomeni di intolleranza, si decida di svolgere eventi in altra modalità (per esempio online) ma si eviti di cancellarli: l'agenda delle università non la decida chi contesta": è una delle linee del documento approvato oggi dalla Crui sulla sicurezza negli atenei. Nel documento si chiede di rispondere alle contestazioni "non diminuendo, o eliminando, le occasioni di confronto, ma al contrario proponendo occasioni anche aperte alla cittadinanza e dedicate ai temi controversi…
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Mentre prosegue lo sciopero della fame di alcuni studenti della Sapienza, iniziato ieri contro gli accordi siglati dall'ateneo con le istituzioni accademiche e di ricerca israeliane. E dopo gli assalti agli agenti e le devastazioni, in un crescendo di scontri, fino alla tentata occupazione del Rettorato e del commissariato.
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Diplomazia scientifica per favorire i processi di pace, accoglienza di ricercatori e studenti provenienti dalle aree di crisi, dibattiti aperti con garanzia di contraddittorio da trasferire online in caso di intemperanze senza però darla vinta ai violenti interrompendoli. Sono alcune “buone pratiche” che le università propongono a loro stesse e al Paese dopo gli ultimi episodi di cronaca (ad esempio alla Sapienza di Roma), che hanno visto le proteste degli studenti pro Palestina…
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"I disordini della Sapienza non li classifico come libera manifestazione di un pensiero critico, sono violenze critiche e verbali. Ho chiesto al ministro Piantedosi di convocare un comitato per l'Ordine e la sicurezza dedicato alle proteste nelle università, chiedendo che si potesse rappresentare ai rettori quello che sta succedendo. Mai militarizzazione nelle università, ma mai lassismo, voglio ribadire.
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«Non c'è nessun boicottaggio da parte degli atenei italiani nei rapporti scientifici esistenti con le università israeliane. Nessun ateneo ha mai votato per il boicottaggio della collaborazione scientifica, solo alcuni Senati accademici per la sospensione di singoli bandi. Siamo è rimaniamo aperti a collaborare con tutti»: la presidente della Crui, la Conferenza dei rettori delle…
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La presidente della Crui Giovanna Iannantuoni: "Difendiamo la libertà di pensiero e di critica forte. Siamo in grado di gestire queste situazioni, non alziamo i toni" “Nessun ateneo della Crui ha mai votato il boicottaggio alla collaborazione scientifica con atenei israeliani. Dopo queste proteste non è cambiato nulla, noi siamo aperti a collaborare al di là dei confini e dei conflitti con tutti. Non c’è nessun boicottaggio dei rapporti…
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"Non c'è nessun boicottaggio da parte degli atenei italiani nei rapporti scientifici esistenti con le università israeliane. Nessun ateneo ha mai votato per il boicottaggio della collaborazione scientifica, solo alcuni Senati accademici per la sospensione di singoli bandi. Siamo e rimaniamo aperti a collaborare con tutti". Così la presidente della Crui Giovanna Iannantuoni. "Non abbiamo…
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Bernini: “Gli atenei non sono zone franche, proteste per far entrare in guerra le università” "Ho sempre considerato le proteste un arricchimento, ma quelle dopo il 7 ottobre sono state completamente diverse: non avevano più a che fare con il mondo accademico, volevano indurre le università a entrare in guerra" ROMA – “Gli atti discriminatori sono reati ovunque. Non esistono luoghi in cui gli atti discriminatori sono schermati dal libero pensiero…
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ROMA "Non c'è nessun boicottaggio da parte degli atenei italiani nei rapporti scientifici esistenti con le università israeliane. Nessun ateneo ha mai votato per il boicottaggio della collaborazione scientifica, solo alcuni Senati accademici per la sospensione di singoli bandi. Siamo è rimaniamo aperti a collaborare con tutti". Così la presidente della Crui Giovanna Iannantuoni. "Non abbiamo bisogno di azioni preventive o misure speciali da parte delle forze dell'ordine…
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Gentile Serra, vorrei rivolgere un appello a quei prèsidi che hanno deciso di cancellare la collaborazione della loro università con le università israeliane. Mi chiedo come pensano di scongiurare la guerra con una scelta di ottusa chiusura. Solo la conoscenza e il dialogo possono aiutare la pace. La cultura dovrebbe volare più in alto, essere al di sopra dei conflitti, non dovrebbe essere assogg…
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