Energia Stop ai motori termici dal 2035: «Una forzatura poco prudente». Al momento non è chiaro se Berna seguirà il voto di Bruxelles – Bonfanti (UPSA): «Il settore si sta preparando al cambiamento» – Secondo l'associazione di categoria «non è la via giusta» – Modenini (AITI): «Decisione gravida di conseguenze negative per tutta la filiera»
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Stop ai motori termici dal 2035…"
Approfondimenti:
In attesa di investimenti più ingenti nella riconversione ecologica alcuni imprenditori del settore racing e motorsport stanno nel frattempo lavorando su prodotti per l'aviazione civile e l'aerospazio, realizzando componenti ultraleggere Le aziende in questione, comunque, potrebbero continuare a lavorare per assicurare i ricambi, assicurando la reperibilità anche nel decennio successivo allo stop.
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Un biocarburante è un combustibile che si ottiene attraverso un processo che prende il carbonio inorganico, presente principalmente sotto forma di CO2 e lo trasforma in composti organici. Roberto Cingolani, ministro della transizione ecologica, lancia un messaggio forte e chiaro in merito al cambiamento in atto nell’industria automobilistica. Biocarburanti: come vengono prodotti, classificazione.
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Queste misure devono ora essere negoziate con i membri del Parlamento europeo I ministri europei dell'Ambiente riuniti a Lussemburgo hanno anche approvato una proroga di cinque anni dell'esenzione dagli obblighi di Co2 concessa ai produttori cosiddetti 'di nicchia', ovvero quelli che producono meno di 10.000 veicoli all'anno, fino alla fine del 2035. La clausola, talvolta chiamata 'emendamento Ferrari', andrà a beneficio in particolare dei marchi del lusso.
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Per l’Anfia, l’associazione della filiera automotive italiana, invece le imprese a rischio sono di più: 450 sulle 2.198 che compongono la platea della filiera automotive in Italia, pari a 70mila addetti. Più di quelli del Piemonte, la prima regione per numero di tute blu tra i fornitori con i suoi 60 mila metalmeccanici e non solo (in Italia sono 164 mila) Ma nel farlo certificano un malessere crescente: quello della componentistica italiana nei confronti dello…
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L’auto sta cambiando, dalla progettazione alla vendita, può essere l’occasione per attuare processi parecchio moderni e virtuosi. La decarbonizzazione totale non è solo veicoli “zero emission”. E che negli ultimi decenni si è un po’ impantanato, per dare un vigore tutto nuovo ad un settore destinato a crescere ancora. Forse, invece di preoccuparci troppo di cosa accadrà nel 2035, è il caso che guardiamo cosa succede ora e ci diamo una svegliata Da quel…
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Ma in Italia c’è da fare i conti con la situazione attuale che non la vede al momento prontissima. È ufficiale: dal 2035 si dirà addio alle auto endotermiche nell’Unione Europea. Auto Italia, 2035: la situazione. C’è da dire che alcuni Paesi avrebbero persino chiesto di anticipare l’entrata in vigore di questa normativa, e quindi di salutare ancor prima i veicoli a benzina e diesel. Perciò bisogna prepararsi al meglio, ma l’Italia sembra già star zoppicando.
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Ma la volontà di alcuni Paesi di voler rinviare al 2040 lo stop alle vendite delle macchine diesel e benzina, ha registrato il parere nettamente negativo di Green Peace Italia Il Consiglio Ambiente UE dovrà presto prendere una decisione sullo stop alla vendita delle vetture a diesel e benzina. Molti Paesi vogliono accelerare il passaggio all’elettrico e l’abbandono dei motori a combustione interna.
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Lo abbiamo scritto nell’immediatezza della decisione del consiglio europeo dell’energia del 27 e 28 giugno scorsi e lo ha ribadito, in un comunicato, il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, commentando la decisione di azzerare le emissioni di anidride carbonica delle auto e dei furgoni immessi sul mercato a partire dal 2035. Per i motori endotermici non è ancora stata scritta l’ultima parola.
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“Secondo me non ci arriveremo mai allo stop di auto a benzina e diesel”, commenta Niccolò Brandini, titolare del gruppo Brandini spa. Come cambierà il mercato auto? Firenze, 30 giugno 2022 – L'Unione europea ha trovato l'accordo sul provvedimento sul clima che dice stop alla vendita di nuove auto a benzina e diesel entro il 2035. Per chi lavora nel settore, vendendo veicoli elettrici o non, è pura fantascienza.
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Getty. Oliver Zipse, presidente dell'Associazione europea costruttori di automobili e Ad di BMW, ha commentato così la decisione dell’Ue: "L'industria automobilistica contribuirà pienamente all'obiettivo di un'Europa a emissioni zero nel 2050, ma la decisione del Consiglio solleva questioni significative a cui non è stata ancora data risposta, come ad esempio come l'Europa garantirà un accesso strategico alle materie prime chiave per la mobilità elettrica"
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Storica intesa dell’Europa sullo stop alla vendita di auto a benzina e diesel dl 2035: ma siamo pronti all’elettrico? «Dobbiamo fare I passaggi necessari per poter aumentare la produzione nazionale e ridurre l’importazione. Nell’immediato dobbiamo essere molto attenti. Questo serve alla sicurezza nazionale e a compensare almeno in piccola parte gli errori del passato, quando abbiamo ridotto moltissimo la produzione nazionale sostituendola con importazione dalla Russia…
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Nel 2035 nell’Unione Europea non saranno più vendute auto a benzina e diesel. Il countdown è iniziato. Ed è molto difficile che in autunno, dopo il sì del Parlamento e l’accordo raggiunto nella notte tra martedì e mercoledì tra i ministri del Consiglio Ambiente della Ue, si possa modificare - in una nuova trattativa – la data della messa al bando
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Non è passata, dunque, la proposta dell’Italia e altri Stati di rinviare al 2040 il target dell’azzeramento delle emissioni. La misura è intesa a contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici del continente, in particolare la neutralità del carbonio entro il 2050. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans dopo l'accordo raggiunto, evidenziando che il futuro sarà elettrico.
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Il Consiglio è pronto a negoziare con il Parlamento sul pacchetto, che porrà l’Ue più che mai all’avanguardia nella lotta al cambiamento climatico" In altre parole, entro il 2035 i furgoni e le auto nuove in Ue dovranno essere a emissioni zero, con una forte accelerazione della decarbonizzazione tra il 2030 e il 2035. La transizione energetica ed ecologica richiederà il contributo di tutti i settori e di tutti gli Stati membri, in modo inclusivo ed equo.
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A questo punto l’ultimo passaggio è il cosiddetto «trilogo» in cui Parlamento, Commissione e Consiglio riuniranno le loro posizioni in un testo finale. Auto a emissioni zero, la decisione della Ue. Il Consiglio Ambiente dell’Unione europea ha confermato lo stop al motore endotermico dal 2035. Quest’ultimo step dovrebbe realizzarsi tra circa un mese La stessa posizione era già stata presa da Parlamento europeo e Commissione.
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Plug-in Tra le tecnologie propulsive del futuro il testo sembra ammettere anche, previa valutazione, le auto ibride plug-in Per la prima volta è arrivata l’apertura verso combustibili alternativi e motorizzazioni ibride plug-in che amplia la possibilità di scelta al di là delle propulsioni 100% elettriche. Tra i più impegnati nel settore ci sono Toyota e Hyundai che già oggi propongono in gamma due modelli a idrogeno
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Dopo il sì del Parlamento UE (qui la news) anche il Consiglio dei ministri dell'Ambiente dei Paesi europei nella notte ha approvato il provvedimento che prevede lo stop alla vendita di nuove auto a benzina e diesel entro il 2035. Per quanto riguarda il settore dell’auto, il Consiglio dell’Ambiente ha incrementato gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 delle auto nuove e dei nuovi furgoni entro il 2030, portandoli al 55% per le auto e al 50% per i mezzi commerciali.
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Al tavolo dei ministri Ue, la discussione su tale clausola è stata legata a doppio filo a quella sui biocarburanti. I ministri Ue hanno concordato di lasciare aperta la porta agli e-fuel Dal 2035, in tutti i 27 Paesi dell'Unione europea non potranno più essere immatricolate auto con motore a combustione, ossia alimentate con benzina e diesel. Così hanno stabilito i ministri Ue, che hanno dato il via libera alla misura proposta dalla Commissione europea e già approvata in prima battuta dal…
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Ecco cosa cambia per i consumatori di Diego Longhin. (afp). Dopo l'accordo dei ministri dell'Ambiente dei 27, è difficile che si receda da quella data: non ci saranno deroghe. Auto diesel e benzina, stop alla vendita dal 2035 dopo l'accordo Ue. Nel pacchetto entrano però il riferimento a valutare altre tecnologie, come biocarburanti ed ibrido plug-in, e una verifica intermedia nel 2026
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Il compromesso europeo sembra perfettamente coerente con le tempistiche del programma Fit for 55. Approvato l’addio ai motori tradizionali, con la nuova decisione si apre uno spiraglio per biocarburanti e tecnologie ibride : per valutare i risultati di questo storico compromesso, è stato fissato un check intermedio previsto nel 2026. L’addio ai motori diesel e benzina - per cui anche Federauto, tra gli altri, aveva espresso delle preoccupazioni - è confermato, ma c’è un importante compromesso che salva…
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Ambiente. Ecco come il clima potrebbe causare la prossima pandemia. LO STUDIO. Secondo un nuovo report pubblicato su Nature, l'aumento della temperatura e la ricerca di nuovi habitat più miti da parte degli animali causerà un aumento della trasmissione di virus ponendo un serio rischio anche per la salute degli uomini. Alcuni scienziati sono più cauti sulle possibili conseguenze, ma si sottolinea come sia sempre più importante agire sul fronte della prevenzione.
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Ora che il Consiglio ha concordato le sue posizioni sulle proposte, possono iniziare i negoziati con Parlamento e Commissione, secondo il meccanismo del cosiddetto trilogo, per raggiungere un accordo sui testi legislativi definitivi da presentare ai vari Stati per la loro adozione nelle normative nazionali Non è passata, dunque, la proposta dell’Italia e altri Stati di rinviare al 2040 il target…
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Anche i motori con combustibili privi di Co2 dovrebbero essere ammessi in tutti i veicoli dopo il 2035 I ministri Ue dell’Ambiente, riuniti a Lussemburgo, hanno trovato l’accordo per il maxi provvedimento sul clima — il cosiddetto Fit for 55 — che prevede, tra le altre cose, lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel nel 2035 con l’obiettivo di ridurre per i nuovi veicoli le emissioni di Co2 del 100%.
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La proposta di compromesso tedesca piace all’Italia, il Paese che insieme a Slovacchia, Portogallo, Bulgaria e Romania si era espressa contro l’idea di bandire le auto a combustione interna entro il 2035. Così il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, al Consiglio Ambiente, «Siamo molto soddisfatti dell’emendamento proposto dalla Germania, va nella direzione che speriamo». Tensioni nel governo tedesco.
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2035 stop ai motori tradizionali: il giudizio degli automobilisti Quasi sette utenti su dieci valutano la misura negativamente, con i motori tradizionali considerati dal campione allo stato attuale «insostituibili». di Redazione Motori. Non rinunciano al motore termico e pongono dubbi su tempi ristretti, costi elevati, tecnologia non adeguata alle attuali abitudini di mobilità, impatto ambientale poco green ed effetti sul mercato: una ricerca del Centro…
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