"In un contesto di mercato che rimane molto difficile, stiamo contenendo con successo gli impatti negativi di questa crisi e progredendo nella nostra strategia di decarbonizzazione". Lo afferma l'ad di Eni, Claudio Descalzi commentando i risultati del trimestre e dei nove mesi. La perdita netta adjusted è stata di 153 milioni di euro nel terzo trimestre e di 808 milioni nei nove mesi. Nei nove mesi l'utile operativo adjusted ammonta a 1,41 miliardi di euro (-79% rispetto al 2019).
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Eni chiude il terzo trimestre con una perdita netta di 500 milioni di euro e una perdita netta adjusted di 153 milioni di euro. Nei nove mesi l'utile operativo adjusted è pari a 1,41 miliardi in calo de 79% rispetto al 2019. La produzione di idrocarburi si contrae nel trimestre del 10% a 1,7 milioni di boe/giorno e del 6% nei 9 mesi. Il confronto annuo (-75%) rimane penalizzato dallo scenario ancora recessivo a causa degli effetti della pandemia.
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I risultati finanziari del gruppo petrolifero leader nel settore energetico hanno risentito fortemente della crisi generata da pandemia e lockdown. ENI si muove in un contesto avverso. La trimestrale ENI è arrivata in un contesto globale molto avverso al settore energetico. Nei nove mesi l’utile operativo adjusted si è attestato a 1,41 miliardi di euro, in diminuzione del 79% rispetto al 2019. Trimestrale ENI in focus con i conti del terzo trimestre svelati.
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Sui nove mesi, grazie alla riduzione degli investimenti e dei costi messi in atto nei primi mesi dell’anno, abbiamo generato un cash flow operativo di oltre 5 miliardi, a fronte di un livello di investimenti pari a 3,8 miliardi di euro”. Il report Eni conferma che la “Bioraffineria di Gela è in marcia stabile con volumi superiori al budget del 60 per cento”. Dall’avvio dei nuovi impianti, avvenuto a marzo 2018 con il gelese Ignazio Arces, ormai ex amministratore…
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Per il futuro molto dipenderà dai lockdown e dalla ripresa dei consumi: solo dopo si potranno fare previsioni. Il terzo trimestre ha sorpreso diversi investitori, specie per il ritorno all'utile operativo della divisione Esplorazione e produzione. Ciò che sappiamo è che la produzione massima di Eni sarà al 2025, dopo di che inizierà una stabilizzazione con una decrescita della produzione del petrolio, dal 2030 molto più marcata, per poi diventare praticamente dei produttori solo di gas che utilizzeremo per accompagnare al…
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L'indebitamento finanziario netto è stato di 19,85 miliardi (14,53 miliardi ante lease liability - Ifrs 16) in aumento di 2,7 miliardi rispetto al 31 dicembre 2019. Sui nove mesi, grazie alla riduzione degli investimenti e dei costi messa in atto nei primi mesi dell’anno, abbiamo generato un ca fronte di un livello di investimenti pari a 3,8 miliardi di euro. Di fronte a una crisi di dimensioni storiche, Eni ha dato prova di grande resilienza e flessibilità e i risultati conseguiti ci fanno guardare con fiducia alla…
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i conti economici dei primi nove mesi del 2020. Nel periodo in esame i ricavi della gestione caratteristica sono stati pari a 32,36 miliardi di euro, in contrazione del 40% rispetto ai 65,67 miliardi ottenuti nei primi nove mesi del 2019. confermata la politica dei dividendi. ENI ha confermato la politica dividendi, definita in occasione della diffusione dei risultati semestrali. ENI ha chiuso il periodo gennaio-settembre con un utile operativo adjusted di 1,41 miliari di euro, in forte contrazione rispetto ai 6,79 miliardi ottenuti…
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Nel periodo luglio-settembre, il gruppo ha registrato un utile operativo adjusted di 0,54 miliardi, in miglioramento rispetto alla perdita del secondo trimestre 2020 (+1 miliardo), ma in calo del 75% nel confronto anno su anno, a causa degli effetti della pandemia. Su base adjusted, il rosso è pari a 153 milioni e a 0,81 miliardi nei nove mesi. Rimbalzo della performance di Eni nel terzo trimestre, in un contesto però di lenta ripresa dell’attività economica…
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Nei nove mesi il dato è di 810 milioni di euro nei nove mesi. Generazione di cassa operativa pari a 3,83 miliardi nei nove mesi (-56%). Nei nove mesi il risultato è di 1,41 miliardi di euro (-79% rispetto al 2019). Da ricordare che Eni nelle scorse settimane ha collocato i suoi primi bond ibridi per 3 miliardi di euro. La flessione dei nove mesi è attribuita per circa 4,8 miliardi euro all'effetto scenario, compresi gli effetti sui dividendi delle partecipate, e per 900 milioni di euro agli impatti Covid-19.
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Dopo la diffusione dei conti il titolo ha ridotto i cali e segna -2,41% a 5,95 euro. E l’outlook per quello in corso. Guardando al futuro, l’outlook del quarto trimestre 2020 conferma i trend registrati nel trimestre appena concluso. La società ha così posto il target produttivo 2020 all’interno del range 1,72-1,74 milioni di barili al giorno. Il Covid pesa sui risultati di Eni che chiude il terzo trimestre…
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Eni ha registrato nel periodo una perdita netta adjusted di 0,15 miliardi di euro, in linea con il consensus degli analisti fornito dall'azienda di una perdita di 0,18 miliardi di euro. A luglio Eni ha tagliato il dividendo e ha annunciato ulteriori tagli ai costi, dopo aver accusato una perdita netta adjusted, in quello che il gruppo ha definito il peggior trimestre della storia dell'industria petrolifera e del gas.
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Quanto è realistico lo scenario che vede le azioni ENI in area 1,5 euro? Quanto è realistico lo scenario che vede le azioni ENI in area 1,5 euro secondo l’analisi grafica? La massima estensione al ribasso, invece, passa per area 1,5 euro. La rottura di area 5,165 euro, infatti, aprirebbe le porte a una continuazione del ribasso fino al II obiettivo di prezzo in area 3,35 euro. Scenario di medio/lungo periodo.
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