Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a proposito della decisione annunciata dalla multinazionale di spegnere gli altiforni di Taranto. ” si sta assumendo una grandissima responsabilità, in quanto tale decisione prefigura una chiara violazione degli impegni contrattuali e un grave danno all’economia nazionale. . Il premier: “Il governo non lascerà che si possa deliberatamente perseguire lo spegnimento degli altiforni”.
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(ITALPRESS). Di questo ne rispondera' in sede giudiziaria sia per cio' che riguarda il risarcimento danni, sia per cio' che riguarda il procedimento d'urgenza – prosegue il premier -. Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Arcelor Mittal si sta assumendo una grandissima responsabilita', in quanto tale decisione prefigura una chiara violazione degli impegni contrattuali e un grave danno all'economia nazionale.
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Oggi l'Ad Morselli ha quindi incontrato la rappresentanza sindacale unitaria di Taranto, alla quale ha smentito di non aver offerto garanzie nei confronti delle aziende dell'indotto, ma ha contestualmente confermato lo stop degli impianti entro gennaio. Certo perdono il doppio di quello che perdevano i commissari del governo italiano, quindi evidentemente gestire quella acciaieria è veramente complicato".
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(Teleborsa). (Teleborsa) - IlA dirlo è il Presidente del Consiglio, intervenuto sulla sua pagina Facebook a proposito delle ultime novità sul fronte, il che significherebbe la fine di qualsiasi prospettiva di rilancio di questo investimento produttivo e di salvaguardia dei livelli occupazionali e la definitiva compromissione del piano di risanamento ambientale", si legge in un post pubblicato dal premier.
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Insieme ai sindacati di Cgil, Cisl e Uil dovrebbe esserci, come previsto dalla legge, anche l’ad Lucia Morselli in qualità di rappresentante della ArcelorMittal. Dallo scudo penale agli esuberi stimati in 5mila unità: sono tanti i problemi dell’ex Ilva. Ex Ilva, la posizione del Governo. I vertici di Palazzo Chigi hanno ribadito nuovamente che ArcelorMittal non ha il diritto di spegnere gli altiforni e minaccia richieste per risarcimenti miliardari.
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Prosegue la ricerca di una soluzione alla vicenda dell’Ex Ilva di Taranto dopo che l’azienda franco-indiana Arcelor Mittal ha confermato l’intenzione di voler procedere allo spegnimento progressivo degli impianti. Italiani tendenzialmente ottimisti. Le trattative sembrano tutt’altro che semplici, ma la speranza è quella di riuscire anche in extremis a trovare una soluzione. Arcelor Mittal, prosegue il leader M5S, non sta «rispettando un contratto, lo scudo (penale, ndr) non era nel contratto».
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Un calendario serrato che prevede la chiusura dell'altoforno 2 il prossimo 13 dicembre, mentre per gli altri due si procederà rispettivamente il 30 dicembre e il 15 gennaio. Successivamente, ma comunque entro gennaio, si fermeranno le cokerie e le centrali elettriche e dunque si scriverà la parola fine. Il consigliere generale della Compagnia di Gesù, padre Guerrero Alves, 60 anni, sostituisce il cardinale George Pell a prefetto della segreteria per l'economia.
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Dopo che la deposizione al tribunale di Milano dell’atto di citazione per chiedere il recesso del contratto d’affitto, l’azienda comunica la data, o meglio le date, di chiusura degli altoforni. Patuanelli e Bonafede hanno affermato che sono «al vaglio tutte le soluzioni» per risolvere la crisi. Domani, 15 novembre, al Mise è previsto l’incontro tra azienda e sindacati alla presenza anche del Ministro dello Sviluppo Economico.
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Anche il governatore Michele Emiliano interviene sulla minaccia dell’azienda, come riporta Il Messaggero: “Spegnere gli altoforni equivale a distruggerli e questo costerà risarcimenti di dimensioni devastanti. “ArcelorMittal – denuncia il sindacalista Rocco Palombella – non può fermare gli impianti perché sono di proprietà dello Stato”. RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24 Il giornale - Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare…
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Queste le parole di Andrea Orlando, vice di Nicola Zingaretti: “Il governo deve impedire lo spegnimento degli impianti di Ilva. Il PD parla di attacco al Paese. Ricorso al Tribunale di Milano per non far spegnere gli altiforni dell’ex Ilva. Presentato dal governo il ricorso al Tribunale di Milano contro lo stop degli altiforni ed il recesso dell’ex Ilva. Il ricorso presentato al Tribunale di Milano dovrebbe dare una scossa alche all’Arcelor Mittal che ancora non ha formalizzato le sue decisioni.
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In attesa del ricorso. Sarebbe l’unica modalità per arrestare la decisione di spegnimento degli altiforni. La diatriba. Lo scudo penale è il pomo della discordia tra il Governo e la società indiana ArcelorMittal. Ma ArcelorMittal, di contro, comunica le date decise per lo spegnimento degli altiforni: il 13 dicembre si spegnerà l’Afo2, a fine dicembre l’Afo 4 e il 15 gennaio l’Afo 1, il più grande altoforno d’Europa.
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