World Press Photo 2024, lo scatto dell'anno è la "Pietà di Gaza"

World Press Photo 2024, lo scatto dell'anno è la Pietà di Gaza
Avvenire ESTERI

Amsterdam, l'annuncio della foto vincitrice del World Press Photo 2024: "La pietà di Gaza" di Mohammed Salem, fotoreporter della Reuters - Ansa "La Pietà di Gaza". Così è stata ribattezzata la foto di una donna palestinese, accovacciata per terra, mentre stringe a sé, quasi cullandolo, il corpo avvolto in un sudario bianco della nipotina morta in un attacco israeliano nella Striscia di Gaza. La foto del fotoreporter palestinese della Reuters, Mohammed Salem, ha vinto l'edizione 2024 del più importante premio al mondo di fotogiornalismo, il World Press Photo. (Avvenire)

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Mohammed Jadallah Salem è un fotografo palestinese della Reuters di 39 anni e ha scattato la foto che, tra 61.032 foto inviate da 3.851 fotografi di 130 Paesi, ha vinto il prestigioso World Press Photo Award per la foto dell'anno. (Inside Over)

La fotografia vincitrice del World Press Photo 2024 ritrae Inas Abu Maamar – una donna palestinese di 36 anni – che tiene in braccio il cadavere della nipote di cinque anni, Saly, uccisa insieme alla madre e alla sorella durante un attacco missilistico israeliano che ha colpito la loro casa a Khan Younis (Gaza) nel corso del conflitto israelo-palestinese inaspritosi a partire dal 7 ottobre 2023. (FOTO Cult)

Metto le mani avanti: la foto dell’anno 2024, ovvero quella che si è appena aggiudicata tale nomina da parte della giuria del World Press Photo, scattata a Gaza da Mohammed Salem, è intensa, iconica, e perfettamente – quanto tragicamente – “sul pezzo”. (Il Fatto Quotidiano)

La foto dell’anno secondo World Press Photo arriva dalla Palestina

World Press Photo Open Format Award per il miglior progetto Open Format: vinto da Julia Kochetova con “War Is Personal”. World Press Photo Long-Term Project Award per il miglior progetto a lungo termine: vinto da Alejandro Cegarra con “The Two Walls” (TheMammoth'sReflex)

Una donna con una lunga veste blu e il capo velato, rannicchiata a terra, stringe a sé il corpicino senza vita di una bambina, chiuso dentro un lenzuolo bianco, come vuole la tradizione islamica per i defunti. (Famiglia Cristiana)

Un conflitto che dallo scorso ottobre sta mettendo in ginocchio la Striscia di Gaza, piccolo lembo di terra chiuso tra le bombe di Israele e il mare. Un grumo di dolore di cui non si distinguono né volti né lacrime, ma di cui è possibile percepire tutta l'umanità spezzata dalla guerra. (Elle)