La controversa fine dei banchi a rotelle: da 150 euro a 1 euro

La pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto significativo sul dibattito pubblico, con particolare attenzione ai cosiddetti banchi a rotelle introdotti dall'ex ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina. Questi banchi, ricordati con disapprovazione da molti, sono diventati il simbolo del progetto scolastico dell'ex ministra, un progetto che è stato ampiamente definito fallimentare.

Il destino dei banchi a rotelle

La vicenda dei banchi a rotelle, che hanno condiviso con l'obbligo delle mascherine all'aperto l'infamia dell'inutilità, è tornata alla ribalta in modo piuttosto clamoroso. Il Comune di Bagnoli di Sopra, un piccolo centro del padovano, ha infatti richiesto e ottenuto un centinaio di questi strumenti, concepiti per limitare i contagi.

Il costo dei banchi a rotelle

I banchi a rotelle, acquistati per 150 euro ciascuno, sono stati rivenduti a 1 euro. Questa decisione ha suscitato molte polemiche, considerando che l'investimento iniziale per questi banchi era di 119 milioni di euro. A questo si sono aggiunti altri 206 milioni di euro per i 2,1 milioni di banchi tradizionali, richiesti dalle scuole e prodotti, che sono entrati regolarmente in aula e non sono stati ammassati in un magazzino.

La vicenda dei banchi a rotelle è un esempio emblematico di come la gestione della pandemia abbia portato a decisioni discutibili e costose. Mentre la pandemia continua a influenzare la vita quotidiana, è importante riflettere su queste scelte e cercare di apprendere dalle lezioni del passato.

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