Attacco misterioso in Iraq colpisce base delle milizie filo-iraniane

Nella notte, una esplosione ha illuminato il cielo del Governatorato di Babil, in Iraq, danneggiando la base militare di Kalso. Questa base è controllata dalle Forze di Mobilitazione Popolare (Pmf), un gruppo di milizie fedeli all'Iran, situata a una cinquantina di chilometri da Baghdad.

Ritorsione o coincidenza?

L'evento ha immediatamente richiamato alla mente l'attacco avvenuto 24 ore prima, quando una base aerea in territorio iraniano, vicino all'impianto nucleare di Natanz, nella regione di Isfahan, è stata colpita. Questo attacco è stato attribuito a Israele, come ritorsione dopo il massiccio lancio di missili e droni di sabato dall'Iran contro lo Stato ebraico.

Il ruolo della Turchia

Nel frattempo, il capo di Hamas, Ismail Haniyeh, si è recato in Turchia per ottenere il ripetuto sostegno del presidente Recep Tayyip Erdogan. Nonostante questa visita fosse di passaggio, si prevede che in un prossimo viaggio Haniyeh potrebbe decidere di fermarsi.

Possibile spostamento di Hamas

Secondo il Wall Street Journal, i leader dell'organizzazione all'estero starebbero valutando di lasciare il Qatar, dove sono ospiti degli agi offerti dall'emiro fin dal 2012, su richiesta degli americani che volevano così tenere un canale aperto con il gruppo che si era impadronito di Gaza con le armi cinque anni prima.

Conseguenze dell'attacco

L'onda lunga dello scontro a debole intensità e, per ora, a basso rischio tra Israele e Iran è arrivata anche in Iraq con un bombardamento di paternità incerta a Kalso, contro una base della milizia sciita filo iraniana delle Forze di mobilitazione popolare irachene che ha provocato almeno un morto e otto feriti. Nessuna rivendicazione dell'attacco, anzi una corsa a smarcarsi dalle responsabilità tra i protagonisti della melina che sembra prevalere in questo momento nell'area.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo