Lvmh: accordo fatto sul prezzo, compra Tiffany con lo sconto

Il nuovo prezzo offre un leggero premio (+1,2%) rispetto alla chiusura (129,95 euro) in Borsa di Tiffany mercoledi a Wall Street.

Lvmh ha raggiunto l'accordo per acquisire Tiffany a 131,5 dollari per azione, meno dei 135 dollari inizialmente pattuiti.

L'accordo originale. L'accordo originale era saltato tra dure polemiche davanti alle richieste francesi di una riduzione del costo dell'operazione. (Il Sole 24 ORE)

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Bernard Arnault, ceo del gruppo LVMH – Eric Piermont/Afp/Getty Images. Parole che lasciano aperti diversi interrogativi tra gli analisti, che si chiedono in particolare per quale motivo LVMH avesse deciso di ingaggiare una battaglia così dura con Tiffany, per poi ottenere uno sconto relativamente piccolo. (Business Insider Italia)

Il gruppo pagherà 131,50 dollari per azione e non più 135 come previsto dall’accordo originario siglato tra le due società nel novembre del 2019. Grazie alla nuova valutazione di 15,8 miliardi di dollari, il colosso francese del lusso guidato da Bernard Arnault risparmierà 430 milioni di dollari sulla cifra di 16,2 miliardi stabilita in precedenza. (fashionmagazine.it)

"Siamo molto soddisfatti di avere raggiunto con Lvmh un accordo su un prezzo attraente”, ha commentato Roger Farah, presidente di Tiffany, “e di essere ora in grado di procedere con l'integrazione. (FashionNetwork.com IT)

L’accordo deve ancora essere approvato dagli azionisti di Tiffany, ma dovrebbe essere accolto positivamente. A questo livello, LVMH beneficerebbe di uno sconto di 425 milioni di dollari, pari a circa il 3%. (Proiezioni di Borsa)

E non da poco: secondo i calcoli di Bloomberg, si tratta di uno sconto di 425 milioni di dollari rispetto al prezzo originale. Dopo che il piano iniziale era andato all’aria con una serie di pesanti strascichi legali, i due colossi si sono accordati su una riduzione del prezzo di acquisto. (L'HuffPost)

Il perfezionamento della fusione è atteso all’inizio del 2021, dopo il via libera dei soci di Tiffany. A quel punto la società dovrebbe passare sotto il controllo del gruppo di Bernard Arnault, noto in ambito sportivo per essere stato più volte indicato come possibile futura proprietà del Milan. (Calcio e Finanza)