Il regalino di Natale di Meloni (ma annunciato prima delle Europee): 80 euro per le tredicesime (di A. Pira)

Anche Meloni si fa il suo bonus 80 euro. Che sarà distribuito però solo una tantum a fine anno, e non a fine mese col suo più famoso predecessore varato da Renzi, e solo a chi guadagna meno di 15mila euro. E soprattutto ha un preciso sapore pre-elettorale: nei giorni di presentazione dei simboli per le prossime europee di giugno e mentre i partiti sono intenti a chiudere le liste dei candidati, il proposito di intervenire sulle tredicesime è stato inserito nell’ultimo decreto legislativo di attuazione della delega fiscale. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre fonti

Mini rivoluzione per il reddito agrario che guarda alle vertical farm e alle coltivazioni sganciate dal terreno. Tredicesime più ricche, ma solo per il 2024 per coloro che hanno redditi fino a 15 mila euro. (Italia Oggi)

Si discuteranno i dettagli su chi potrà beneficiarne e come verrà implementato. Il Consiglio dei Ministri sta per approvare una nuova normativa che prevede l'introduzione di un bonus di 80 euro sulla tredicesima. (ilmessaggero.it)

– Arriva domani in Consiglio dei ministri la revisione del regime delle imposte sui redditi Irpef e Ires per lavoratori dipendenti, autonomi, agrari e d’impresa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Irpef e Ires domani arriva in consiglio dei ministri la riforma della tassazione sui redditi dei lavoratori dipendenti, autonomi, agrari e per i redditi di impresa. In questi giorni sta circolando una bozza di 20 articoli, suddivisi in due parti, una prima sui redditi agrari, da lavoro dipendente, autonomo e diversi e una seconda dedicata ai redditi d’impresa. (Economy Magazine)

Governo pronto a varare una revisione del regime delle imposte sui redditi Irpef e Ires nel Consiglio dei ministri in programma per il pomeriggio di oggi, martedì 23 aprile: l'esame preliminare del decreto legislativo con questa finalità, a quanto si apprende, è infatti fra i provvedimenti all'ordine del giorno della il provvedimento della riunione tecnica preparatoria che si terrà questa mattina. (Finanza Repubblica)

Tra le altre previsioni contenute nei 20 articoli della bozza – smentita dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo in quanto priva della revisione «da parte degli uffici competenti» – si prevede inoltre l’applicazione di una imposizione sostitutiva dell’Irpef sui premi di risultato: «Salvo espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro – si legge – sono soggette a una imposta sostitutiva sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 10% entro il limite di importo complessivo di 3 mila euro lordi, i premi di risultato di ammontare variabile» legati al miglioramento di indicatori di produttività e altro definiti dalla contrattazione collettiva, anche tenendo conto «del contesto economico e sociale di riferimento». (Milano Finanza)