A Torino nasce la distanza di cortesia: divieto di fumo all'aperto
A Torino nasce la distanza di cortesia: divieto di fumo all’aperto PIEMONTE – A Torino nasce la distanza di cortesia per i fumatori, dunque anche sotto la Mole non si potrà fumare in presenza di bambini o di donne in gravidanza e in ogni luogo all’aperto a una distanza inferiore di cinque metri da altre persone senza il loro consenso esplicito. Il divieto, dunque, oltre che i luoghi chiusi riguarda anche le code le fermate dei bus le manifestazioni all’aperto i parchi e i dehors. (Radio Gold)
Ne parlano anche altre fonti
Scatta a Torino il divieto di fumare all'aperto, o almeno ad una distanza inferiore ai 5 metri da altre persone, a meno che non si ottenga un consenso esplicito. Il divieto è stato introdotto da una modifica al regolamento di polizia urbana proposta dal radicale Silvio Viale e approvata a grande maggioranza dal consiglio comunale. (Today.it)
Quella contro le sigarette è una battaglia cominciata ormai da tempo. Torino ha da poco deciso di fare dei passi avanti in tal senso, prendendo esempio da altre città, anche straniere. (ilGiornale.it)
Il comune ha definito il divieto una “distanza di cortesia per i fumatori”. (Il Fatto Quotidiano)
Torino segue così l’esempio di molte altre città italiane ed europee con una misura che, oltre a considerare il rispetto e la buona educazione, contribuirà sicuramente alla riduzione dell’impatto del fumo, come precisa il proponente dell’atto, il consigliere dei Radicali Silvio Viale, che aggiunge “il fumo rimane la principale causa di patologie mediche e oncologiche e la misura favorirà un consumo più consapevole. (Lo Zoo di 105)
La norma è già in vigore in altre città nel mondo: Parigi e Barcellona sono già città “smoke free”, New York ha imposto il divieto di fumo all’aperto nel 2011 e nel 2019 è scattato in Svezia con l'obiettivo di diventare smoke free nel 2025, cosa che può vantare dal 2016 Melbourne, prima città al mondo ad esserlo diventata. (Luce)
La delibera approvata modifica il Regolamento di Polizia urbana e ricorda che «alcune città italiane hanno già vietato di fumare nei parchi mentre a Torino è vigente il divieto nelle aree gioco». Il divieto vale in ogni caso in presenza di bambini o di donne in gravidanza. (Gazzetta del Sud)