Basta fake news: ecco il video con le parole pronunciate da Cristina Kirchner

No, qui il disagio lo esprimiamo noi nel vedere un’importante dirigente politica dell’America Latina messa alla berlina e accusata di becero razzismo per parole che non ha mai pronunciato.

Addirittura il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, avrebbe espresso «disagio per le sue parole».

Così abbiamo deciso di isolare il passaggio ‘incriminato’ - con sottotitoli in italiano - dove si evince che la vicepresidente dell’Argentina non ha mai pronunciato le parole che gli vengono attribuite. (L'AntiDiplomatico)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Riconfermo, anche nella mia qualità di presidente della Regione siciliana, i sentimenti di antica amicizia che hanno caratterizzato, per secoli, i rapporti tra i popoli delle due nazioni. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – a margine dei lavori, a Bruxelles, della riunione di insediamento del Comitato europeo delle Regioni – commentando le dichiarazioni dell’esponente politico secondo cui gli italiani sarebbero “mafiosi per genetica”. (AMnotizie.it)

Chiaro il riferimento a Mauricio Macri, avversario di Kirchner nonché ex presidente dell’Argentina, che è di origini italiane. “Le farneticanti dichiarazioni della vicepresidente della Repubblica Argentina, Cristina Fernàndez de Kirchner, suonano a offesa non solo per la nostra comunità, ma per lo stesso popolo sudamericano”. (Trapanisi.it)

"Gli italiani sono geneticamente mafiosi". Una vera e propria bufera si è alzata sulla vicepresidente argentina Cristina Kirchner che non ha usato molti giri di parole per riferirsi, senza mai citarlo direttamente, all’ex presidente Mauricio Macri, tirando però in ballo tutto il popolo italiano. (Fanpage.it)

Continua a leggere. Continua a leggere Morra (Antimafia): “Chiediamo formalmente le sue scuse”. (Newsgo)

«Le farneticanti dichiarazioni della vicepresidente della Repubblica Argentina, Cristina Fernàndez de Kirchner, suonano come un'offesa non solo per la nostra comunità, ma per lo stesso popolo sudamericano». (Giornale di Sicilia)