Macron: “La nostra Europa può morire. Serve fare debito comune per investire nella Difesa e rilanciare la potenza Ue”

“La nostra Europa è mortale, può morire”, per questo occorre investire come Europa in una Difesa comune. Emmanuel Macron torna a chiedere l’esercito dell’Ue facendo sua la proposta del commissario europeo per il Mercato Interno e i Servizi, Thierry Breton, per la creazione di un debito comune europeo finalizzato allo sviluppo nel settore degli armamenti. Una posizione che rinsalda l’asse franco-tedesco, dato che immediato è arrivato il commento positivo su X del cancelliere tedesco, Olaf Scholz: “Francia e Germania vogliono, insieme, che l’Europa rimanga forte. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

La necessità di cooperazione tra i vari attori del settore è più evidente che mai, soprattutto per affrontare questioni di impatto ambientale e sostenibilità delle risorse. (PesceInRete)

Il presidente francese, durante il discorso tenuto all'Universita' La Sorbona, ha lanciato un avvertimento: "La nostra Europa piu' morire". L'unico modo per "costruire e mantenere una sovranita' e un'autonomia comuni a lungo termine" e' assumere una "difesa europea". (Il Mattino di Padova)

Diretta testuale della conferenza stampa di Francesco Calzona a due giorni dalla sfida contro la Roma, valida per la 34ª giornata del campionato di serie A e in programma domenica alle ore 18. (Terzo Tempo Napoli)

IL VIDEO. Macron: L'Europa rischia di indebolirsi e potrebbe morire

Il tecnico del Napoli, Francesco Calzona, torna a parlare dopo settimane nella conferenza stampa di avvicinamento al match di domenica sera contro la Roma. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)

Tempismo perfetto, anche se ufficialmente la lunga orazione di quasi due ore… Una pièce cominciata nel settembre del 2017 all’interno del maestoso anfiteatro della Sorbona, che anche ieri ha fatto da teatro ad un intervento fiume tenutosi a circa sei settimane dalle prossime elezioni Ue. (La Stampa)

Milano, 25 apr. "Il rischio di essere indeboliti, addirittura relegati, è immenso perché ci troviamo in un momento di sconvolgimento mondiale senza precedenti, di accelerazione di grandi trasformazioni e il mio messaggio oggi è semplice: Paul Valéry lo diceva alla fine della Prima Guerra Mondiale: sapevamo che le nostre civiltà erano mortali. (il Dolomiti)