Roma, scuole in rivolta: «No al rientro il 18». Dal Tasso al De Sanctis ira studenti

Ragionamento non diverso arriva da Lorenzo Manara, rappresentante d’istituto del De Sanctis: «Tutti noi vogliamo rientrare in classe, ma per farlo ci devono essere le condizioni.

Ma fino ad allora possono cambiare tante cose: alcune scolaresche hanno già fatto sapere che a queste condizioni - trasporti e orari in cima alle criticità - è meglio continuare con la didattica a distanza.

Naturalmente, gli studenti certificati “fragili” potranno continuare a frequentare integralmente a distanza». (Il Messaggero)

Su altri media

Conseguenze della didattica a distanza. Che impatto hanno l’isolamento e la didattica a distanza sulla vita degli adolescenti? Almeno sino al 24 gennaio in Lombardia gli studenti delle scuole superiori proseguiranno con la Didattica a distanza. (Prima la Valtellina)

A Palermo, come in altri Comuni dell’Italia, sarebbe previsto un possibile ritorno verso l’inizio di febbraio, numeri del contagio permettendo. Il non rientro scolastico sembra tanto smuovere piazze, palcoscenici televisivi e giornali, ma ai ragazzi, che di scuola vivono, no. (Younipa - il blog dell'Università degli Studi di Palermo)

L’insegnante o lo studente può usare padlet per creare mappe concettuali, diari, repository di eventi o uscite didattiche, ricerche, articoli; può operare attraverso lo Storytelling, costruire presentazioni e lezioni, supportare metodologie già note come il cooperative learning e il brain storming. (Orizzonte Scuola)

Un calendario in continua evoluzione, per la scuola superiore che aspetta di sapere come e quando porrà riprendere la sua attività. Quindi la stessa capienza sarà rispettata dalle Regioni, la maggior parte, che invece hanno deciso di aspettare per vedere come procede la curva dei contagi. (Il Messaggero)

Lo comunica in nota Regione Lombardia dopo aver appreso della decisione del Tar della Lombardia sulla sospensione dell’efficacia dell’ordinanza che prevede la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori. (ilSaronno)

Bisogna scegliere una metodologia che porti i ragazzi a fruire correttamente della tecnologia ai fini scolastici ma, purtroppo, alcuni insegnanti, nell’emergenza Covid, sono arrivati impreparati. La preoccupazione da avere non è l’anno di scuola perso ma la perdita del coraggio per guardare avanti e sognare un lavoro appagante e non precario”. (Tecnica della Scuola)