Platea definita per la nuova flat tax incrementale

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile in consultazione fino al prossimo 15 giugno una bozza di circolare che fornisce i primi chiarimenti in merito alla nuova flat tax incrementale al 15%, introdotta dall’art. 1 commi 55-57 della L. 197/2022 (legge di bilancio 2023). La circolare si propone di definire la platea dei soggetti ammessi. Si tratterebbe delle persone fisiche che esercitano un’attività d’impresa, incluse le imprese familiari e coniugali non gestite in forma societaria, oppure un’arte o una professione in forma individuale. (Eutekne.info)

Ne parlano anche altre testate

Doppio calcolo delle imposte per chi applica la flat tax incrementale del 15 per cento di Alessandra Caputo (NT+ Fisco)

Dal ragguaglio inoltre effetto controverso e penalizzante per i contribuenti a cui viene attribuito un fittizio e maggiore reddito non prodotto ai fini dell'individuazione del più alto reddito realizzato negli anni 2020-2022. (Italia Oggi)

Via libera all'utilizzo della flat tax incrementale anche all'ex forfettario che nel 2023 ha conseguito redditi da impresa o lavoro autonomo soggetti ad imposizione ordinaria. (Italia Oggi)

Dal 6 giugno e fino al giorno 15 è disponibile sul sito delle Entrate la bozza di circolare in consultazione sulla flat tax incrementale. La tassa piatta è stata introdotta dai commi da 55 a 57 dell'art 1 della legge di Bilancio 2023 e la consultazione avviata dalle Entrate consente ai professionisti, alle associazioni di categoria e agli esperti di condividere le proprie considerazioni sul documento di prassi. (Fiscoetasse)

Il 6 giugno 2023 l'Agenzia delle entrate ha pubblicato una circolare in forma bozza per informare professionisti del settore, esperti e associazioni di categoria della possibilità di inviare all'Agenzia considerazioni, proposte di modifica o considerazioni inerenti la disciplina della flat tax incrementale. (Money.it)

Il reddito incrementale sottoposto alla tassazione sostitutiva del 15% non rileva ai fini della progressività IRPEF del reddito che, al contrario, resta tassato ad aliquota ordinaria. L’agevolazione determina pertanto due benefici: uno diretto, derivante dal differenziale di tassazione sull’ammontare di reddito soggetto alla tassa piatta, e uno indiretto, legato alla riduzione della tassazione applicata sul reddito marginale su cui si rende applicabile la tassazione progressiva IRPEF. (Ipsoa)