Bankitalia, Fabio Panetta ottimista sulla crescita italiana e conferma novità sui tassi

Il Governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, ha espresso parole incoraggianti sull'economia italiana commentando le previsioni di crescita del nostro Paese del Fmi per il prossimo biennio. "Tenendo conto degli shock, l'andamento economico dell'Italia è stato soddisfacente", ha affermato il numero uno di Bankitalia, a margine dei lavori del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, indicando fra i fattori di destabilizzazione del Pil l'inizio della guerra tra Israele e Hamas dopo l'attacco del 7 ottobre, i conseguenti problemi al traffico delle navi commerciali nel Mar Rosso, il conflitto in Ucraina e le oscillazioni sui prezzi dell'energia derivate dall'invasione russa. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altre fonti

Le audizioni sul Def evidenziano i rischi per i conti pubblici: a rischio anche gli aumenti in busta paga del taglio del cuneo fiscale. (LA NOTIZIA)

Secondo le rilevazioni della Banca d'Italia l'ammontare dei crediti d'imposta per Superbonus contabilizzati per competenza nei conti del 2023 – pubblicati da Istat a inizio aprile e pari a quasi 3,7 punti percentuali del PIL (77 miliardi) – è un valore di oltre cinque volte superiore a quanto il DEF 2023 prevedeva sarebbe maturato nell'anno. (LA STAMPA Finanza)

In serata è prevista la relazione del ministro Giancarlo Giorgetti. (la Repubblica)

Bankitalia: «Nei nuovi incentivi evitare errori come il Superbonus, il taglio del cuneo minaccia i conti pubblici»

ROMA – “Secondo le nostre proiezioni, la crescita dovrebbe essere dello 0,6% nel 2024, poco al di sopra l’1% in media nel prossimo biennio“. Lo dice il capo dipartimento economia e statistica della Banca d’Italia, Sergio Altimari, in audizione in commissione congiunta Bilancio, sul Def. (Dire)

«Un'ulteriore proroga di natura temporanea degli sgravi contributivi accrescerebbe l'incertezza sull'evoluzione futura dei conti pubblici». In questo caso il «disavanzo sarebbe superiore rispetto a quello tendenziale a legislazione vigente di circa un punto percentuale del Pil in media d'anno nel triennio 2025-27, rimanendo al di sopra del 3% in tutti gli anni dell'orizzonte previsivo». (Corriere della Sera)

Il Capo Dipartimento di economia e statistica ha fornito un’analisi dettagliata del quadro macroeconomico globale e nazionale, oltre a una valutazione dei conti pubblici italiani nel 2023 e per il quadriennio successivo. (Diritto Bancario)