Audizione banche in Parlamento, Unicredit: “Per il settore dei giochi approccio prudenziale per classificazione in attività ad alto rischio riciclaggio”

“L’instaurazione ed il mantenimento dei rapporti tra UniCredit e gli operatori del settore del gioco legale sono regolamentati dalle puntuali indicazioni che arrivano dal quadro normativo in materia di antiriciclaggio.

“L’esposizione complessiva del settore gaming a fine 2020 è pari a 987 milioni di euro, di cui 32 milioni on balance e 955 milioni off balance.

E’ quanto ha detto durante l’audizione sulle criticità nei rapporti fra sistema bancario e operatori del settore del gioco legale Andrea Casini di UniCredit Italia (AGIMEG)

Ne parlano anche altri giornali

Pur in presenza di fisiologica concentrazione sui principali concessionari del mercato domestico, circa il 40% dell’esposizione della Banca al settore è riferibile ad operatori di minori dimensioni. (http://www.pressgiochi.it/)

“Il settore del gioco e delle scommesse rientra tra le categorie ad alto rischio per l’alto uso del comparto. ICCREA Banca: “Sempre cercato soluzione alternative alla chiusura dei conti correnti”. Banche e giochi (http://www.pressgiochi.it/)

Tuttavia, molti mutuatari di settori duramente colpiti come il turismo sono maggiormente a rischio di insolvenza. UniCredit ha affermato che genererà 16,2 miliardi di euro (19,8 miliardi di dollari) su un totale di 18,9 miliardi di euro di pagamenti di prestiti congelati in quel periodo. (Amantea online)

Gli indicatori di tendenza sono allineati in posizione long, così come l’Rsi staziona all’interno dell’area d’ipercomprato: dal canto lo Stocastico ha invece perso parzialmente slancio e sta più accompagnando il titolo con massimi crescenti, delineando una potenziale divergenza negativa che al momento non sembra però avere alcun impatto. (Milano Finanza)

Un accordo che permetterà di attivare 2,5 miliardi di investimenti delle imprese italiane di grande, medie e piccole dimensioni per far fronte alla sfida della ripresa post Covid-19. Questi nuovi prestiti potranno finanziare sia gli investimenti pluriennali sia il capitale circolante, il fabbisogno per le attività core delle aziende. (LuccaInDiretta)

Rientra in questa ottica l'accordo firmato da Unicredit con la Banca europea per gli investimenti (Bei) che consentirà di attivare 2,5 miliardi di investimenti di imprese italiane di piccole, medie e grandi dimensioni per far fronte alle difficoltà post-pandemiche. (Milano Finanza)