Tommaso morto all'asilo, è stato un errore umano. La donna in lacrime: «Mio figlio ha gridato: mamma!»

La donna ha ribadito quanto dichiarato ieri di aver tentato di frenare la macchina con le mani, senza riuscirci.

Le prime risposte arrivano dagli inquirenti: sarebbe stato «un errore umano, una marcia tolta inavvertitamente» la causa dello sfrenamento della Passat che è piombata sull' asilo Primo Maggio uccidendo il piccolo Tommaso.

Piangendo la 38enne, che è indagata per omicidio stradale, ha confessato che «mi ha detto mio figlio di aver inavvertitamente tolto la marcia

«Mi ha avvertito mio figlio gridando mamma!», avrebbe detto la donna in lacrime ai giudici. (leggo.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E' quanto emerso dall'interrogatorio di oggi in Procura alla donna conducente del mezzo. "Ricordo quando ho parcheggiato di aver inserito la prima marcia ma non il freno a mano". (Sky Tg24 )

Ecco cosa ha detto: Tragedia asilo L’Aquila, interrogata la donna indagata Oggi pomeriggio, nella basilica di Collemaggio all’Aquila, l’ultimo saluto al piccolo Tommaso, il bimbo di 4 anni morto, mercoledì scorso, dopo essere stato travolto da un’auto mentre giocava nel cortile della scuola dell’Infanzia di Pile. (Rete8)

È quanto, secondo ciò che riporta l'agenzia Ansa, emerso dall'interrogatorio di oggi in Procura alla donna conducente del mezzo. Articolo : Tragedia asilo l'Aquila, la maestra: "Ho visto bimbi sotto le ruote. (IL GIORNO)

La madre: “Non ho inserito il freno a mano”. La versione della 38enne bulgara, disperata per quanto accaduto, è stata raccontata dal Corriere della Sera. La donna non ha inserito il freno a mano, ma soltanto la marcia. (Virgilio Notizie)

La donna ha poi spiegato di aver rischiato di essere travolta anche lei dall’auto «e solo alla fine mi sono dovuta scansare». La donna, indagata per omicidio stradale, ha confermato di aver tentato di frenare la macchina con le mani, senza riuscirci, come aveva già anticipato ieri. (Open)

Ad effettuare l'esame, alla presenza dei legali delle famiglie coinvolte e dei rappresentanti delle varie istituzioni, l’anatomo patologo Giuseppe Calvisi. Sulle pagine de Il Messaggero il papà di Tommaso ha poi raccontato una coincidenza che ha dell’incredibile «In casa amiamo tutti Franco Battiato, un legame particolare: siamo cresciuti con le sue canzoni. (La Sicilia)