Bimba caduta dal quarto piano, una testimone: «La mamma urlava ‘la mia Fatima! È colpa tua’»

Sono state queste le prime parole dette da mamma Lucia, quando si è precipitata dal quarto piano nel cortile di via Milano a Torino per soccorrere la figlia Fatima, morta dopo essere caduta dal quarto piano.

È arrivato anche un uomo, non lo conoscevo, ma poi ho capito che era il compagno della signora, il patrigno della bambina”.

La bimba di tre anni indossava solo un pigiamino e, con ogni probabilità, aveva approfittato della porta di casa lasciata aperta per raggiungere il compagno della madre al piano superiore. (Corriere della Sera)

Su altri media

Una confessione shock, quella di Mohssine Azhar, accusato dell’omicidio della piccola Fatima. Oggi, nel carcere torinese delle Vallette per l’udienza di convalida, ha raccontato la sua verità al magistrato: “Stavo giocando con Fatima sul ballatoio. (Cronaca Qui)

In ginocchio, accanto alla figlia, c'era anche Lucia, 41 anni, "che ha visto tutto», ha detto al gip il suo compagno. Il pm Valentina Sellaroli ha chiesto la convalida del fermo per omicidio volontario con dolo eventuale e la misura cautelare (Gazzetta del Sud)

Mohssine Azhar, prima ancora che il pm elencasse gli indizi contro di lui, ha chiesto al gip di poter rendere spontanee dichiarazioni: "È stata colpa mia", ha dichiarato. Vorrei parlare con Lucia, sua madre”, ha chiesto Azhar al gip. (Inews24)

Lo ha deciso il gip Agostino Pasquariello, che ha però riformulato l'accusa nei confronti del patrigno: non omicidio volontario con dolo eventuale, come ipotizzato al momento del fermo, ma omicidio colposo Accolta dunque la richiesta della difesa dopo che ieri l’uomo ha confessato che la piccola è caduta durante un tragico gioco. (Sky Tg24 )

Poi Fatima mi è scivolata dalle mani. La lanciavo in aria e la riprendevo. (La Stampa)

L’avvocato Alessandro Sena, che assiste il patrigno di Fatima, ha chiesto la scarcerazione dell’uomo e la riqualificazione del reato in omicidio colposo: «Azhar è sconvolto Lei rideva e salutava mamma che ci stava guardando dal balcone di sotto. (Cronaca Qui)