Immatricolazioni auto a dicembre +21%, il bilancio 2022

Il bilancio delle immatricolazioni auto nuove 2022 segna la rimonta del GPL e delle ibride non ricaricabili: la top 10 dei modelli più venduti Le immatricolazioni auto nuove in Italia a dicembre recuperano una quota inusuale a fine anno: +21% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Tuttavia le rilevazioni il bilancio 2022 chiude con un saldo negativo rispetto all’anno precedente, in parte – secondo le associazioni di categoria – anche per la lentezza degli ecoincentivi confermati solo dal 10 gennaio 2023. (SicurAUTO.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Per il Centro Studi Promotor è “uno degli anni peggiori dell’ultimo mezzo secolo”. Nell’ultimo mese c’è stato un balzo delle vendite, pari a 104.915, il 21% in più di dicembre 2021, quinto segno positivo consecutivo. (Il Corriere di Alba, Bra, Langhe e Roero)

Il consuntivo, infatti, resta pesantemente deficitario e solo per un soffio esce dall’area a doppia cifra (-9,7%). Per l’auto niente di nuovo sotto il sole. (ilmessaggero.it)

Nell'anno appena trascorso, le vetturevendute in Italia sono state, fa notare l'associazione, in calo del 27,1% rispetto al 2021, con il parco elettrico circolante che ha sfondato comunque le 170.000 unità, attestandosi più precisamente aSegno meno anche per ladelle elettriche, che passa dal 4,6% del 2021 al 3,7% del 2022. (Teleborsa)

Il mercato dell’auto a dicembre 2022 ha visto una crescita del 21%, grazie alle 104.915 nuove immatricolazioni (86.717 le vetture immatricolate lo stesso mese del precedente anno). (AlVolante)

Hanno preso il via le selezioni 2023 di Trenitalia finalizzate all’assunzione di nuove risorse. Occasione di lavoro da cogliere in tutta Italia, a offrirla Trenitalia, la maggiore azienda italiana per la gestione del trasporto ferroviario passeggeri. (InformazioneOggi.it)

Nell’ultimo mese c'è stato un balzo delle vendite, pari a 104.915, il 21% in più di dicembre 2021. Il mercato italiano dell’auto archivia «uno degli anni peggiori dell’ultimo mezzo secolo», nonostante la crescita a doppia cifra di dicembre. (La Sicilia)