L'ascesa e la caduta di Francesco Schiavone detto "Sandokan", il boss del clan dei Casalesi che regnava nella Terra dei fuochi

Francesco Schiavone, detto Sandokan per la somiglianza con l'attore Kabir Bedi che lui non ha mai gradito, è salito alla ribalta della scena criminale italiana per la sua scalata ai vertici della camorra nel Casertano tra gli Anni '80 e '90 ed ha regnato nella cosiddetta Terra dei fuochi. Sposato con Giuseppina Nappa, da cui ha avuto 7 figli. Da autista del narcotrafficante ai vertici del clan L'autista del narcontrafficante Umberto Ammaturo: questo era il ruolo di Francesco Schiavone. (Il Giornale d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

A dirlo all'Adnkronos, rispondendo sul pentimento del boss Francesco Schiavone, è Raffaele Cantone, attuale capo della Procura di Perugia, che in passato da pubblico ministero si è occupato di alcune importanti inchieste contro il clan dei Casalesi che, a processo, hanno portato a condanne in via definitiva all'ergastolo proprio per l'ormai ex boss pentito. (Adnkronos)

L’ex magistrato: «Conosce misteri utili e interessanti per chi combatte il crimine» NAPOLI «Se vuole Schiavone può ancora raccontare cose interessanti per la lotta contro la camorra. Anche se sta in carcere da ventisei anni. (Corriere della Sera)

Il boss dei Casalesi Francesco Schiavone si è pentito e starebbe rivelando le sue verità alla Dda, da ormai circa una settimana come svela il quotidiano "Cronache di Caserta".Il 70enne, detto "Sandokan", è detenuto al 41 bis dal 1998 e non aveva mai parlato. (il Dolomiti)

Secondo quanto si apprende, dalla cella ha fatto pervenire una richiesta di incontro ai magistrati della Direzione Nazionale Antimafia - oggi guidata dal procuratore Giovanni Melillo - per avviare i primi colloqui per la collaborazione con la giustizia. (Adnkronos)

La presidente della commissione Antimafia: "La vittoria dello Stato che non ha mai smesso di contrastare un fenomeno devastante per il Paese" (LAPRESSE)

Sergio Sellitto oggi ha 63 anni ed è un dirigente dell’Interporto Campano. Era l’11 luglio 1998 e dopo otto mesi di indagini e intercettazioni scattò l’operazione "Yanez". (La Stampa)