Covid, certificati di falsa negatività per fare un corso di formazione

In particolare è emerso che in quattro occasioni, tra il gennaio e il giugno di quest’anno, l’agente ha presentato alla scuola di formazione i falsi attestati negativi di un laboratorio di analisi dell’Avellinese.

«Ma ciò che è più grave – aggiunge – è la reiterazione della falsificazione in un breve lasso temporale e la gratuità di tale condotta.

Se la Nazzaro fosse risultata positiva al test, la sua assenza al corso sarebbe stata pienamente giustificata»

Del falso e di come deve essere confezionato gli indagati parlano in diverse intercettazioni telefoniche. (Corriere del Mezzogiorno)

La notizia riportata su altri media

Sono accusati di avere promesso e poi agevolato, in cambio di mazzette, alcuni partecipanti ai concorsi per il reclutamento nei Corpi delle Forze Armate (Carabinieri, Esercito e Aeronautica Militare) e nella Polizia Penitenziaria a superare le prove psico-attitudinali. (La Repubblica)

A cura di Valerio Papadia. Quattordici persone sono state arrestate oggi nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Napoli sui concorsi truccati per entrare nelle forze armate (Carabinieri, Esercito Italiano, Aeronautica Militare) e nella Polizia Penitenziaria: per loro il reato ipotizzato è quello di corruzione. (Fanpage)

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, tutti risulterebbero aver svolto la funzione di “intermediari dei rapporti corruttivi finalizzati all’indebito superamento delle prove concorsuali”. fonte: ADN KRONOS (Polizia Penitenziaria)

Inoltre sui due certificati trovati nel laboratorio sono stati trovati il timbro e la firma del direttore mentre quelli sequestrati nella scuola c’era solo il timbro. (CasertaNews)

Questo lo scandalo scoperto dalla Procura di Napoli, guidata dal procuratore Giovanni Melillo, che ha portato all’arresto di quattordici persone. Sostanzialmente il denaro, sempre secondo i magistrati, serviva per superare le prove psico-attitudinali. (LA NOTIZIA)

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, tutti risulterebbero aver svolto la funzione di «intermediari dei rapporti corruttivi finalizzati all’indebito superamento delle prove concorsuali». Le indagini hanno poi consentito di far luce su un’estesa ramificazione dei contatti corruttivi e delle complicità rilevanti per l’illecito condizionamento delle procedure concorsuali, da cui le misure cautelari eseguite oggi (CasertaCE)