Fedez e 1 maggio, il caso scalda partita nomine in Rai

Le due qualità sulle quali punta il premier Mario Draghi nella gestione della partita nomine a 360 gradi.

Esperienza e competenza.

Una nomina nel segno della discontinuità, non nei nomi in senso stretto ma nella gestione di Viale Mazzini.

Stando ai rumors, tuttavia, potrebbe esserci anche un ritorno al passato, con l'indicazione dell'ex presidente Rai Lucia Annunziata

Quanto alla presidenza, il nome in pole continua ad essere quello dell'ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, stimato da Draghi e benvisto anche dal grosso delle forze di maggioranza. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Innanzitutto l’unico sistema ‘sistema al quale ci si deve adeguare’ in Rai e, aggiungeremmo, in questo paese, è la Costituzione della Repubblica italiana. “L’altro tema riguarda il rapporto, evidentemente ormai poco nitido, che lega il servizio pubblico ai suoi fornitori. (Il Fatto Quotidiano)

L'altroieri Fedez ha trattato Rai Tre come fosse Instagram, trascinando il piccolo schermo nell'attivismo performativo dei social e fregandosene di qualsivoglia attivismo partitico. Il video del suo intervento sul palco del Primo Maggio ha raggiunto le 14 milioni di visualizzazioni su Instagram, due milioni invece le views per la telefonata tra il rapper e lo staff di Rai Tre. (Today.it)

L'azienda infatti è passata all'attacco e ha tuonato: "Mai più Fedez in Rai finchè non chiede scusa". Intanto, ecco il testo del discorso portato sul palco del Concertone da Fedez, diventato ormai un vero e proprio caso politico. (Giornale di Sicilia)

Dalle prime verifiche che ho fatto risulta che la Rai abbia speso circa 600mila euro tra costi esterni e costi di produzione. Il Concertone è passato da tre giorni, ma lo scontro politico, che travolge la Rai e accende il mondo della musica, dopo il discorso di Fedez non accenna a spegnersi. (La Stampa)

E ora la Rai pensa a come difendersi e a come recuperare credibilità. Il 1 maggio, dall'auditorium Parco della musica di Roma è partito uno tsunami che ha letteralmente travolto la Rai. (ilGiornale.it)

Quando si usa la parola censura lo si fa spesso, però, non in termini propri ma come sinonimo di forte limitazione. Fra privati non è corretto parlare di censura, ma bisogna ragionare in termini di bilanciamento tra diritti e di rispetto di limiti». (Vanity Fair Italia)