Olivetti, l’area di Scarmagno scelta da Italvolt per la prima «gigafactory» in Italia

La prima fase del progetto, che prevede un investimento complessivo di circa 4 miliardi di euro, sarà completata entro la primavera 2024.

L’area ex-Olivetti L’area ex Olivetti di Scarmagno, di proprietà del Fondo Monteverdi gestito da Prelios sgr, è stata selezionata da Italvolt per le sue caratteristiche tecniche e per la sua collocazione geografica particolarmente favorevoli.

Si stima infatti che nell’impianto verranno impiegati circa 4.000 lavoratori, con un indotto che nel complesso potrà arrivare a creare fino a 15.000 nuovi posti di lavoro. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Macchina da scrivere Lettera 22 Olivetti per tutti. Poi si arriva in un negozio di stampe che profuma di passato - oggi, a tirarne le fila sono Andrea e Cristina Mazzola. (Elle Decor)

Senza questo tipo di approccio non si riescono a creare le condizioni ideali che abbiamo visto qui realizzate con l’operazione Italvolt” Quello inclusivo e accogliente, che abbiamo visto realizzato anche su altri progetti come MTCC e la Città dell’Aerospazio. (varesenews.it)

Dove sorgeva l’Olivetti, quasi a voler riprendere il solco di una tradizione che all’estero sembrano ancora tenere in grande considerazione. Italvolt ha scelto l’area di Scarmagno per l’impianto da 4 miliardi che porterà oltre 10mila posti di lavoro. (Cronaca Qui)

L’investimento ammonta a 4 miliardi di dollari e l’impianto sarà completato per la primavera del 2024. Un complesso da 300.000 metri quadri dove verranno realizzate le batterie destinate ai veicoli elettrici. (Industria Italiana)

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Sui 300mila metri quadrati dell’ex Olivetti di Scarmagno, l’obiettivo è impiegare 4mila lavoratori diretti, alimentando un indotto di altri 15mila occupati. Secondo le stime dell’azienda, una volta a pieno regime questa realtà green diventerà la 12esima più grande al mondo. (StartupItalia.eu)