Autostrade, mille assunzioni e 7,5 miliardi di investimenti per andare oltre il Morandi

Ieri, il premier Giuseppe Conte ha smentito che una decisione verrà già presa del consiglio dei ministri di venerdì 17, anche se poi ha aggiunto che "siamo alla dirittura finale".

Qaundo sarà pronto la decisione verrà presa dal governo nella sua completezza, poi la parola passerà al Parlamento".

Lo fa offrendo una sorta di compensazione, dove le voci principali sono investimenti per oltre 7,5 miliardi in investimenti e manutenzione straordinaria, le quali comporteranno assunzioni per circa mille persone. (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Secondo i commissari, quindi, l’affare è questione interna alla politica italiana, almeno fino al momento. (Genova24.it)

Quello che, in realtà, manca è ancora un accordo politico tra i diversi schieramenti, divisi sul tema. Risorse umane. (Quattroruote)

Quale sarà l’esito delle contorsioni interne al governo sulla concessione di Autostrade? Il piano di rilancio. La carta che potrebbe effettivamente salvare Atlantia e Autostrade dal disastro della revoca della concessione è forse un’altra: l’apertura dell’azienda ad una riduzione delle tariffe per chi viaggia. (La Stampa)

Il dossier nelle mani del ministro De Micheli infatti conterrebbe le gravi inadempienze del concessionario che giustificherebbero l'atto di revoca. Intanto è polemica sugli investimenti, con le accuse dell'Ance, ad Anas, che nel progetto del governo dovrebbe avere un ruolo di primo piano. (ilGiornale.it)

Nessuno o quasi, infatti, ricorderebbe che anche la Lega di Matteo Salvini non è così favorevole alla revoca delle concessioni ad Autostrade. Dunque, per una volta, le buone ragioni politiche ed elettorali coincidono con quelle di merito nell'affermare che le concessioni autostradali vanno revocate. (Primocanale)

«Senza le concessioni e con l’indennizzo previsto dal decreto Milleproroghe l’azienda andrà in default», premette senza mezzi termini. L’ad di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi ammette alcune responsabilità della società, ma avverte: «Senza le concessioni e con l’indennizzo previsto dal decreto Milleproroghe l’azienda andrà in default». (Open)