Invasione di cavallette in Italia, richiesto l'intervento dell'esercito: gli insetti arrivano dentro le abitazioni, ecco dove e cosa sta accadendo

Con l’arrivo della stagione estiva non mancano diversi problemi legati ad invasioni di insetti di vario genere, zecche, ragni, vespe e cavallette.

Regioni italiane invase dalle cavallette: sollecitato l’intervento del Governo. Lo avevamo riportato anche giorni fa in apposito editoriale.

A favorire tale invasione potrebbero essere anche gli abbandoni dei campi sempre più frequenti e il susseguirsi di incendi. (Centro Meteo italiano)

Ne parlano anche altre fonti

Un'ipotesi sul perché delle pullulazioni, ovvero "le esplosioni numeriche", di cavallette avvenute negli ultimi anni potrebbe essere il cambiamento climatico, ma al riguardo "non abbiamo una sicurezza scientifica", ha sottolineato lo zoologo. (Repubblica TV)

Chi passa da Ottana con l'auto in questi giorni sa che deve tenere i finestrini chiusi: migliaia di cavallette si schianteranno sul parabrezza. (YouTG.net)

“Sono oltre 30mila – spiega Vallascas – gli ettari della provincia di Nuoro che sono stati devastati sino ad oggi dall’invasione di cavallette. E in effetti si tratta di una vera e propria emergenza, quella della Sardegna centrale, che sta causando ingenti danni alle aziende agricole del territorio. (Cagliaripad.it)

«Sotto accusa - denuncia Coldiretti - è il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo che che ha lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti su una invasione che si estende dal Piemonte alla Sardegna, dalla Lombardia al Veneto fino all’Emilia Romagna con danni alle produzioni e problemi per le persone. (Gazzetta di Parma)

Quello che sta succedendo in Sardegna non ha eguali nel nostro Paese: la parte centrale dell'isola, da mesi, è invasa dalle cavallette. Quasi come in un passaggio biblico sulle sette piaghe d'Egitto, la Sardegna sta attraversando una crisi straordinaria, che si v ad aggiungere alla carenza d'acqua sistemica per la stagione ma, quest'anno, ancora più grave. (ilGiornale.it)

Il voracissimo Dociostaurus è dunque straordinariamente fecondo, ma non solo: durante la fase “gregaria” è anche capace di trasferirsi in massa coprendo distanze di oltre un centinaio di chilometri, decisamente superiori a quelle che separano la Sardegna dalla Corsica, o quest’ultima dalla Penisola (Il Fatto Quotidiano)