Ezio Greggio rifiuta la cittadinanza onoraria di Biella - La Provincia di Biella Ezio Greggio rifiuta la cittadinanza onoraria di Biella

Così in serata Ezio Greggio ha annunciato il suo “no” alla proposta fatta dal sindaco Claudio Corradino nelle ore scorse.

Ezio Greggio rifiuta la cittadinanza onoraria di Biella. “Il mio rispetto nei confronti della senatrice Liliana Segre, per tutto ciò che rappresenta, per la storia, i ricordi e il valore della memoria, mi spingono a fare un passo indietro e non poter accettare questa onorificenza che il Comune di Biella aveva pensato per me. (La Provincia di Biella)

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"Non è una scelta contro nessuno - spiega Greggio -, ma una scelta a favore di qualcuno, anche per coerenza e rispetto a quelli che sono i miei valori, la storia della mia famiglia e a mio padre che ha trascorso diversi anni nei campi di concentramento". (RTL 102.5)

Ezio Greggio rifiuta cittadinanza onoraria: il caso di Liliana Segre. Perché Liliana Segre è coinvolta nella vicenda della cittadinanza onoraria della città di Biella a Ezio Greggio? Ezio Greggio rifiuta cittadinanza onoraria: motivazioni. (Money.it)

“C'è stato un mio errore di comunicazione: le procedure per la cittadinanza a Ezio Greggio sono partite molti mesi fa, pochi giorni fa la proposta per Liliana Segre, ma le due cose non hanno tra loro un rapporto. (Il Piccolo)

«Non è una scelta contro nessuno - ha precisato Greggio - ma una scelta a favore di qualcuno, anche per coerenza e rispetto a quelli che sono i miei valori, la storia della mia famiglia e a mio padre che ha trascorso diversi anni nei campi di concentramento». (Avvenire)

"Sono stato un cretino, però su questa cosa è stata fatta una speculazione indegna", spiega Claudio Corradino in merito alla polemica scoppiata per l'attribuzione della cittadinanza onoraria a Ezio Greggio, da lui rifiutata perché una settimana prima era invece stata negata alla senatrice a vita. (Il Messaggero)

Per questo la mozione impegna giunta e sindaco ad attivarsi per il conferimento della cittadinanza onoraria «esprimendo, con questo gesto, solidarietà per gli attacchi subiti, il ringraziamento per avere dato voce alle decine di migliaia di italiani vittime delle leggi razziali, a cui fu disconosciuta la condizione naturale di essere umani, colpevoli soltanto di essere nati, privati dei più elementari diritti, sottoposti a quella dura persecuzione che produsse la Shoah italiana, il cui esito fu la negazione della libertà personale, della dignità del corpo e dell’anima e infine della vita stessa». (QC QuotidianoCanavese)