Attanasio, indagato funzionario Onu responsabile del convoglio: «Non ha controllato che il viaggio in Congo fosse in sicurezza»

Omesse cautele in relazione all'omicidio dell'ambasciatore italiano Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, morti in Congo il 22 febbraio scorso.

GLI ARRESTI - Lo scorso 22 maggio sono arrivati i primi arresti per l'assassinio dell'ambasciatore italiano Luca Attanasio

È questa l'accusa della Procura di Roma nei confronti di un funzionario del Programma alimentare mondiale (Pam).

Attanasio e Iacovacci era stati prelevati dalla gip dalla banda e portati all'interno della foresta. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre testate

La risposta (riferita dal carabiniere ucciso al collega) fu che gli avrebbero fatto sapere cosa si riusciva a organizzare Cinque corrispondono agli effettivi viaggiatori: l’autista Mustafa Milambo (ucciso anche lui), il capomissione italiano del Pma Rocco Leone, M. (Corriere della Sera)

Dopo circa un chilometro l’intervento dei guardia parco e la sparatoria. Attanasio e Iacovacci erano stati prelevati dalla jeep dalla banda e portati all’interno della foresta. (Ticinonews.ch)

La sua iscrizione sul registro indagati da parte del procuratore Michele Prestipino e del sostituto Sergio Colaiocco è avvenuta dopo l’audizione del funzionario nelle scorse settimane. Entrambi però rimasero uccisi (infodifesa.it)

Da lì sarebbe seguita una sparatoria, dalla quale il carabiniere Iacovacci cercò di proteggere l’ambasciatore Attanasio, ma entrambi sono rimasti colpiti mortalmente dai rapitori L’iscrizione, effettuata dal procuratore Michele Prestipino e dal sostituto Sergio Colaiocco, è avvenuta dopo l’audizione del funzionario. (Il Notiziario)

L'uomo è accusato dalla procura di Roma di "omesse cautele" in relazione all'omicidio dei due cittadini italiani. 'è un indagato nel fascicolo per la morte dell’ambasciatore italiano, Luca Attanasio, e del carabiniere Vittorio Iacovacci, avvenuta in Congo (AGI - Agenzia Italia)

L’ambasciatore e il carabiniere sono morti nel corso di “un intenso conflitto a fuoco” e raggiunti dagli spari della banda che aveva tentato di sequestrarli. A nulla è valso il tentativo del militare dell’Arma di allontanare il nostro diplomatico dalla linea di fuoco (Il Sole 24 ORE)