Eutanasia, Mina Welby e Marco Cappato assolti anche in appello per il suicidio assistito di Trentini - Il Mattino.it

Durante l'udienza del processo di secondo grado che vede coinvolti @marcocappato e @Mina_Welby per il caso di #DavideTrentini, il giudice ha confermato la #assoluzione.

Il processo di secondo grado a Genova vedeva Cappato e Welby accusati di aiuto al suicidio offerto al 53enne massese Davide Trentini, malato di sclerosi multipla e deceduto in una clinica in Svizzera il 13 aprile 2017 con la procedura dell'eutanasia. (ilmattino.it)

Su altri giornali

Marco Cappato e Mina Welby sono stati assolti anche in Appello per la morte di Davide Trentini che ha fatto ricorso al suicidio assistito in Svizzera. Lei gli è stata accanto fino all’ultimo momento mentre Marco Cappato ha aiutato a raccogliere i soldi per poter partire (LE IENE)

Il giudice della Corte d'Assise d'Appello di Genova ha confermato l'assoluzione, decisa in primo grado, per Marco Cappato e Mina Welby, rispettivamente tesoriere e copresidente dell'Associazione Luca Coscioni. (La Stampa)

Il giudice della Corte d'Assise d'Appello di Genova ha confermato l'assoluzione, decisa in primo grado, per Marco Cappato e Mina Welby, rispettivamente tesoriere e co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni. (Rai News)

Il problema è che ci sono voluti quattro anni e nove udienze - sottolinea - per arrivare alla conferma di questo risultato "Davide sorriderebbe di questa sentenza come ha sorriso quando se ne è andato", ha detto Mina Welby. (LA NAZIONE)

Noi chiediamo che ci siano delle regole certe di legalizzazione dell’eutanasia per le persone che adesso vivono questa urgenza. Il tribunale a Genova può stabilire un precedente importante sul diritto anche per le persone che non sono attaccate a una macchina” (L'HuffPost)

La vicenda riguardava il suicidio assistito per Davide Trentini, 53 anni, avvenuto a Basilea il 13 aprile del 2017. Marco Cappato e Mina Welby sono stati assolti dall’accusa di istigazione e assistenza al suicido dalla Corte di Appello di Genova confermando la sentenza della Corte di assise di Massa del 27 luglio 2020. (Corriere della Sera)