Biotestamento, Speranza firma decreto per la banca dati per le Disposizioni anticipate di trattamento:…

Per questo decreto l’Associazione Luca Coscioni aveva prima diffidato il ministero della Salute, poi aveva fatto ricorso al Tar Lazio.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato su Facebook quello che si attendeva da mesi per dare piena attuazione alla legge sul biotestamento approvata dal Parlamento a fine 2017.

Un anno fa, a dicembre 2018, l’Associazione Luca Coscioni si è rivolta al ministro della salute Giulia Grillo per sollecitare l’approvazione dei decreti attuativi. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

di Marzio Bartoloni. Il biotestamento diventa legge. 3' di lettura. Niente più rischi che il testamento biologico di un paziente resti chiuso in un cassetto. Ospedali e medici in tutta Italia sapranno quali sono le sue volontà sulle interruzioni delle terapie, comprese quelle salva-vita. (Il Sole 24 ORE)

Così la segretaria confederale della Cgil Rossana Dettori. “Finalmente una buona notizia. (rassegna.it)

Per questo decreto l'Associazione aveva prima diffiDato il Ministero della Salute, poi aveva fatto ricorso al Tar Lazio. Con questo atto la legge approvata dal Parlamento è pienamente operativa e ciascuno di noi ha una libertà di scelta in più". (la Repubblica)

Mancava infatti, il registro dove saranno custodite le dichiarazioni presentate dai cittadini che possono essere depositate all’anagrafe dei Comuni, alle Asl o negli studi notarili. La legge sul biotestamento è operativa dopo due anni dalla sua approvazione. (L'HuffPost)

Potranno accedere alla Banca dati il medico curante, il fiduciario nominato dal paziente e ovviamente il titolare della Dat tramite Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Il cittadino può esprimere la propria volontà registrandola presso il proprio comune o presso un notaio e se si dovesse presentare la necessità i medici la dovranno rispettare. (ilGiornale.it)

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha infatti firmato il decreto che contiene il via libera per l'istituzione di una banca dati nazionale che conserverà le DAT, cioè le Disposizioni Anticipate di Trattamento. (Ohga!)