La Rai cancella il suo monologo per il 25 aprile: chi è Antonio Scurati

Lo scrittore e giornalista è l'autore di una serie di libri dedicati a Mussolini e al fascismo Scrittore e giornalista, Antonio Scurati avrebbe dovuto tenere un monologo sul 25 aprile nel corso del programma di Serena Bortone ‘Che Sarà’, in onda su Rai3 sabato 20 aprile. Il suo intervento però è stato cancellato “senza spiegazioni” e annunciato “con sgomento” dalla stessa conduttrice. Chi è Antonio Scurati Nato a Napoli il 25 giugno del 1969 Antonio Scurati è uno scrittore di successo, che ha vinto numerosi premi letterari. (LAPRESSE)

Su altre fonti

Questa volta per lo stop a un monologo sul 25 aprile che doveva fare lo scrittore Antonio Scurati durante la puntata di stasera di 'Che Sarà', programma di Rai3. Nuova bufera sulla Rai. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ha letto il testo che avrebbe dovuto pronunciare lo scrittore Antonio Scurati. Ha ribadito che nessuno dei dirigenti della Rai si è preso la responsabilità di dirle perché la presenza dello scrittore nel suo programma, Chesarà…, era stata bloccata. (Il Fatto Quotidiano)

– “Apprendiamo stamattina che dalla puntata di stasera di ‘Che sarà’, il programma condotto in prima serata da Serena Bortone su Rai3, è stato cancellato il previsto monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile. (Agenzia askanews)

"Ad Antonio Scurati sarebbe stato annullato il contratto per un monologo sul 25 aprile di cui sarebbe stato protagonista stasera a Che Sarà, la trasmissione condotta da Serena Bortone su Rai3 dove anche io sono spesso ospite. (Il Messaggero Veneto)

“Vicenda molto grave, voglio dare piena solidarietà a Scurati. Questa Rai così non è più servizio pubblico, la stanno trasformando nel megafono del governo”. Queste le parole della segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, dal palco di Repubblica delle Idee a Napoli (Repubblica TV)

“Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini (Il Fatto Quotidiano)