Legalizzazione della Cannabis, boom raccolta firme per il Referendum: in 48 ore sono state oltre 220mila

Legalizzazione Cannabis, Civati: “Non occorrono ulteriori commenti, bastano le cifre”. Quindi, in merito allo straordinario successo di pubblico rappresentato da questa prima due giorni di raccolta firme, Civati ha aggiunto che “Sono 220mila firme in 48 ore.

In 48 ore hanno firmato il Referendum Cannabis oltre 220.000 persone.

Legalizzazione Cannabis, Magi: “Stiamo facendo la storia, in 48 ore oltre 220mila firme”. (Italia Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Oltre 220mila firme in 48 ora. Ma i media non ne parlano”. (Agenzia Vista) Roma, 13 settembre 2021. “Abbiamo già avuto una risposta straordinaria da parte dei cittadini nella raccolta firme. (TgCal24.it)

Un’opportunità unica per l’Umbria e in particolare per Città di Castello per attuare un piano di riconversione per le aziende storiche che hanno coltivato negli ultimi anni. Un piano atteso dagli agricoltori che rischiano di rimanere senza lavoro e difficilmente troveranno una ricollocazione nei territori tabacchicoli. (Alto Tevere Oggi)

La sfida è raggiungere le 500mila firme entro il 30 settembre, termine massimo per la presentazione del quesito. Subito dopo la persona che vuole sottoscrivere il quesito referendario riceve un messaggio per la conferma del suo indirizzo di posta elettronica (leggo.it)

"Da sempre sono contro lo sballo e contro lo spaccio e la criminalità - chiarisce il portavoce di +Europa - proprio per questo vi invito a firmare: non è solo una questione di diritto o di libertà: è una questione di responsabilità, di governo dei fenomeni, di creazione di un mercato, anche economico, pulito, trasparente e legale" (RavennaToday)

L’obiettivo è quello di raggiungere le 500 firme richieste entro il 30 settembre, quando scadranno i termini per la presentazione di proposte di referendum presso la Cassazione. Sono passate solo 48 ore, ma la conta delle adesioni ha quasi raggiunto la metà delle firme necessarie secondo Costituzione (mezzo milione). (L'HuffPost)

In particolare, il titolare ha spiegato che il quantitativo di thc, il cui limite è dello 0,2 percento con tolleranza fino allo 0,6, può variare per diversi motivi, come quello climatico. All’esito del confronto, il giudice Cinzia Vergine ha ritenuto non vi fossero indizi sufficienti per giustificare la custodia in carcere. (LeccePrima)