Facebook, ecco le aziende che si sono unite al boicottaggio del social

Oltre 150 aziende si sono unite alla campagna Stop Hate For Profits, nata per contrastare l’odio in rete, e hanno rimosso le proprie inserzioni pubblicitarie dal social.

Le altre aziende. Queste preoccupazioni sono condivise da molte delle aziende che hanno deciso di partecipare al boicottaggio.

Coca Cola chiede a Facebook e a tutti gli altri social media maggiore affidabilità e trasparenza.

In totale, oltre 150 aziende si sono unite al boicottaggio ( ), ognuna con modalità leggermente diverse. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altre testate

Tuttavia, a differenza dei molti inserzionisti che hanno recentemente aderito alla campagna di boicottaggio di Facebook, Microsoft è preoccupata per dove vengono mostrati i suoi annunci, non per le politiche di Facebook. (L'HuffPost)

Capossela ha però specificato di essere in costante contatto con i vertici di Facebook e di Instagram per poter riprendere in futuro le attività, una volta risolte queste problematiche. Nel 2019 Microsoft aveva investito 116 milioni di dollari in pubblicità su Facebook e Instagram. (Corriere della Sera)

È quanto scrive in esclusiva Axios che cita una chat interna del gruppo. Tuttavia, a differenza dei molti inserzionisti che hanno recentemente aderito alla campagna di boicottaggio di Facebook, Microsoft è preoccupata per dove vengono mostrati i suoi annunci, non per le politiche di Facebook. (Rai News)

Lo ha fatto a partire dal mese di maggio per quanto riguarda le campagne di advertising destinate agli Stati Uniti scegliendo poi di ampliare la portata della decisione a tutto il mondo. Advertising: Microsoft via da Facebook e Instagram. (Punto Informatico)

L’avvento dei social ha cambiato profondamente lo scenario mediatico e l’unica cosa certa è che non si può restare con un sistema di norme disegnato prima della rivoluzione digitale. Uno dei tweet del presidente Trump, segnalati d Twitter. (Tiscali.it)

n'altra brutta notizia per Facebook: Microsoft ha deciso di sospendere gli annunci pubblicitari su scala mondiale sul social e su Instagram. Oltre a questi big hanno aderito a #StopHateForProfit decine di marchi Usa, di piccole aziende locali e inserzionisti "minori". (Ticinonline)