Covid: Palù, non escluso obbligo vaccinale per bambini 5-11 anni

(LaPresse) – Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, non esclude l’obbligo vaccinale per i bambini tra i 5 e gli 11 anni.

Roma, 24 nov.

“Per l’obbligo vaccinale vanno soppesati attentamente i rischi e benefici ma ricordo che il quadro sta cambiando anche per i bambini”, spiega Palù ai microfoni di Sky Tg24, “1/3 dei bambini ricoverati non ha patologie concomitanti, ci sono dei bambini che sviluppano una sindrome infiammatoria multisistemica , il rischio dell’infezione sta diventando molto superiore al rischio del vaccino che negli studi di validazione non esiste”, quindi “lo considererei attentamente come l’obbligo per le altre categorie”

(LaPresse)

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«I dati dell’epidemia ci stanno dicendo che la categoria 5-11 anni è quella che presenta il maggior numero di casi incidenti. «Non è tabù da sfatare é una valutazione che va fatta progressivamente, oggi 25-30% bambini si infetta» spiega Palù. (La Stampa)

Palù ha sottolineato poi che il quadro sta mutando anche per i più piccoli. I dati dell’epidemia ci stanno dicendo che la categoria da 4 a 11 anni è quella che presenta il maggior numero di casi incidenti. (AbruzzoLive)

Lo ha detto oggi il presidente dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) Giorgio Palù in un’intervista rilasciata a Sky Tg 24. E non ha escluso anche l’obbligo del vaccino anti-Covid per la fascia 5-11 anni: «È una valutazione che verrà fatta progressivamente, ponderata con rischi e benefici. (Open)

“Se prima il 2% dei bambini contraeva l'infezione, con la variante Alfa, oggi siamo al 25-30%”, i numeri forniti dal presidente Aifa Palù dice che non si esclude l’obbligo vaccinale Covid per i bambini tra 5-11 anni Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, non esclude l’obbligo vaccinale per i bambini tra i 5 e gli 11 anni. (Fanpage)

Covid, il bollettino di oggi mercoledì 24 novembre 2021. Il tasso dei nuovi positivi è 1,39% (4,7% sulle prime diagnosi). (Il Messaggero)

Sulla crescita del contagio, Palù non si mostra allarmista, sostenendo di essersi aspettato “una recrudescenza invernale, ma grazie ai vaccini non è esponenziale. L’immunità, come dimostrano gli studi sulla popolazione, inizia a calare già intorno ai sei mesi specie negli anziani e nei soggetti con patologie concomitanti. (Imola Oggi)