Visto di ingresso cancellato: l'Australia ha deciso di espellere Djokovic

Visto cancellato "per questioni di salute e di ordine pubblico". Il ministro per l'immigrazione australiano Alex Hawke ha annunciato che ha esercitato il suo potere personale per revocare il visto.

Il visto di Novak Djokovic è stato nuovamente annullato.

Djokovic si trova a Melbourne per conquistare il 21/o titolo di un Grande Slam, record agli Australian Open che iniziano lunedì 17 gennaio.

"Nel prendere questa decisione - ha aggiunto Hawke -, ho attentamente considerato le informazioni che mi sono state fornite dal Department of Home Affairs, dall'Australian Border Force e da Djokovic. (Tiscali.it)

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Secondo quanto riportato da alcune agenzie di stampa a questo punto, per le leggi australiane, Djokovic rischierebbe l'espulsione dal Paese per tre anni. Cosa poi risultata non veritiera e per cui lo stesso Djokovic si è scusato ammettendo l'errore. (IL GIORNO)

Novak Djokovic KEYSTONE. Se Djokovic vuole appellarsi alla decisione di Hawke dovrà probabilmente tornare all'hotel nel quale era stato rinchiuso al suo arrivo in Australia. (Bluewin)

Per la seconda volta il ministro dell'immigrazione dell’Australia, Alex Hawke, ha annullato il visto di Novak Djokovic, e ora il tennista numero uno al mondo rischia un bando di tre anni dal Paese. In pratica ora dovrebbe essere espulso ma potrebbero esserci ulteriori sorprese (L'Unione Sarda.it)

Se Djokovic non impugnerà la decisione in tribunale, sarà immediatamente espulso dall'Australia. Nel prendere questa decisione, ho considerato attentamente le informazioni fornitemi dal Dipartimento degli Affari interni, dall’Australian Border Force e dal signor Djokovic. (il Giornale)

Getty Images. Dunque il Governo australiano ha annullato il visto di Novak Djokovic per la seconda volta e secondo il ministro dell’Immigrazione la decisione è stata presa “per motivi di salute e ordine pubblico, in quanto era nell’interesse della popolazione farlo”. (Sport Mediaset)

A questo punto Djokovic rischia l’espulsione dal Paese che gli impedirebbe di prendere parte al primo torneo dello Slam, che ha vinto nove volte in carriera. Il punto chiave della vicenda che ha portato al secondo annullamento del visto è l’indagine sulla dichiarazione di viaggio presentata dal campione serbo (Il Riformista)