Al Bano contro il reddito di cittadinanza: «Non trovo manodopera per lavorare le mie terre»

«La mancanza di manodopera è una realtà drammatica con cui mi scontro ogni giorno con la mia azienda agricola» ha affermato il cantante di Cellino San Marco, spiegando che per lui la colpa «è innanzitutto del reddito di cittadinanza».

La polemica lanciata dal Leone di Cellino San Marco fa discutere soprattutto dopo le parole di Borghese e Briatore sui giovani e il lavoro: anche Al Bano lancia una sferzata sui pugliesi che non hanno più voglia di lavorare nei campi per produrre olio e vino, dando principalmente la colpa al reddito di cittadinanza. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altre testate

L’attore è intervenuto dopo le polemiche sollevate dalle dichiarazioni di Al Bano, che aveva incolpato il Reddito di cittadinanza per la mancanza di personale nella sua villa – dove si produce olio e vino, ma è presente anche un ristorante e un albergo – elogiando poi il sistema di apprendistato tedesco, dove già a 12 anni i ragazzi possono fare le prime esperienze nel mondo del lavoro (StatoQuotidiano.it)

Non è felice Al Bano, lamenta di non trovare lavoratori che coltivino i suoi poderi e attribuisce la colpa proprio al reddito di cittadinanza (che, come più volte fatto notare, è tutt’altro che un reddito di “cittadinanza”). (L'AntiDiplomatico)

Vero è che, oltre a offrire un contratto regolare, noi assicuriamo anche un clima di lavoro sereno e familiare. Alla rivista «Nuovo» Rosanna Banfi, la figlia di Lino che cura gli interessi del ristorante, ha detto: «Noi siamo stati fortunati. (Corriere del Mezzogiorno)

A quanto pare, la sua azienda agricola in Puglia trova sempre maggiori difficoltà nel reperire qualcuno che la gestica e, non pago delle affermazioni ormai già più volte smentite, rincara la dose suggerendo come ovviare al problema introducendo l’apprendistato per i dodicenni. (Fidelity News)

Vero è che, oltre a offrire un contratto regolare, noi assicuriamo anche un clima di lavoro sereno e familiare Nel nostro ristorante lavorano ragazzi che abbiamo assunto cinque anni fa e altri presi più di recente. (Fanpage.it)

Per anni, i giovani sono stati costretti ad accettare stipendi da fame, al limite dello sfruttamento, perché altro non c’era. Tanto meglio vivere con il reddito di cittadinanza, piuttosto che sopravvivere lavorando… ma senza dignità (Il Fatto Quotidiano)