Ucraina, Der Spiegel: “Ruolo centrale Italia, Draghi regna in due mondi”

«Sul treno speciale per Kiev, la delegazione di Draghi ha occupato le prime carrozze.

L'Italia prima di tutto, in Europa non succedeva da decenni», scrive Der Spiegel, aggiungendo che a differenza dei suoi colleghi di Berlino e Parigi, da settimane il primo ministro si batte per l'adesione dell'Ucraina all'Ue.

Secondo Der Spiegel, il Presidente del Consiglio «regna in due mondi.

E' uno dei passaggi del lungo articolo pubblicato ieri che il settimanale tedesco Der Spiegel dedica all'esperienza del governo di Mario Draghi alla vigilia del G7 di Elmau, in Germania (La Stampa)

Su altre testate

La reazione dei paesi balcanici che aspirano all’ingresso. Non si tratta però di un’adesione immediata: l’iter è complesso, molto lungo e reversibile La concessione dello status di candidati a Ucraina e Moldavia viene accompagnata dalla richiesta alla Commissione di riportare al Consiglio su ogni passo del processo e sui progressi fatti dai Paesi. (Secolo d'Italia)

Zelensky ringrazia Draghi: “Grazie per la tua forza e il tuo sostegno, sei una persona perbene” Il presidente ucraino ringrazia il premier Draghi dopo la concessione dello status di candidato all’Ue per Kiev, vista la sua “forza e perseveranza”. (Fanpage.it)

Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo videomessaggio all’indomani del via libera del Consiglio europeo allo status di candidato Ue all’Ucraina. Il presidente ucraino dopo il via libera del Consiglio europeo allo status di candidato Ue dell'Ucraina. (LAPRESSE)

L’avvio di negoziati di adesione è arrivato il 3 ottobre 2005, ma ora sono in stallo per la svolta autoritaria in atto ad Ankara. MONTENEGRO: ha avanzato domanda di adesione nel 2008, la conferma dello status di candidato è arrivata nel 2010. (Avvenire)

Congratulazioni al presidente Zelensky, al presidente Maia Sandu e al primo ministro Irakli Garibashvili. Lo annuncia su Twitter il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. (Italia Oggi)

Anche la Moldavia dovrà però affrontare un lungo cammino, che parte sempre dalle necessarie riforme strutturali La decisione ha però provocato il forte malcontento di nazioni che già aspettavano in coda di fronte alle porte d’Europa. (QuiFinanza)