Morte Ennio Doris, Zaia: «Se ne va un pezzo di storia, sono profondamente scosso»

Così il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ricorda la figura dell’imprenditore Ennio Doris, scomparso nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 novembre.

Del resto solo un grande poteva fare cose grandi come quelle realizzate da Doris».

Se ne va un pezzo di storia, un’icona nazionale e non solo, un galantuomo che amava la sua terra e comunque ha sempre dimostrato di avere una visione unica. (PadovaOggi)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nato a Tombolo (Padova) nel 1940, lascia la moglie, i due figli Massimo e Sara e sette nipoti. Nel 2002 diventa Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana (Sky Tg24)

Anziché concentrare personale in un luogo fisico, Ennio Doris lo ha diffuso nel Paese, anticipando in fondo lo smart working. Così il suo cliente ha sentito attraverso il family banker di avere qualcuno vicino, ha sentito di avere il proprio banchiere personale”. (LaPresse)

Fu Doris a chiamare il governatore del Veneto per primo, per dare un aiuto alla regione che era stata colpita dal primo focolaio di Covid. Sono profondamente scosso dalla morte di Ennio Doris, per il quale ho sempre avuto stima e ammirazione. (La voce di Rovigo)

Nato a Tombolo, vicino Padova, nel 1940 Doris da giovane sognava di svolgere il lavoro di mediatore di bestiame, emulando il padre. Oggi giustamente ricordato in prima battuta da tutti gli esponenti istituzionali che hanno espresso cordoglio per la scomparsa del fondatore di Banca Mediolanum. (il Giornale)

Doris è entrato nel campo della gestione patrimoniale al dettaglio nel 1969 quando è diventato un venditore per Fideuram. Ennio Doris era sposato, con due figli, e vive a Tombolo (Alphabet City)

Fontana: ci lascia un grande imprenditore. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in una nota, ricorda che «Con la scomparsa di Ennio Doris perdiamo un grandissimo imprenditore. Tajani: se ne va grande innovatore. (La Stampa)