Ruby Ter, perché i giudici hanno chiesto 6 anni per Berlusconi senza alcun reato…

Tra l’altro, la conoscete la barzelletta del “bunga bunga”?

Non esiste in questa storia, se non sulla bocca dei pubblici accusatori e dei giornalisti più fanatici, un delitto definito “serate di Arcore” o “bunga bunga”, termine diventato addirittura di rilievo internazionale.

Viene loro lasciata un’opzione: la morte o il bunga bunga.

Il primo sceglie la seconda via e viene sodomizzato, l’altro preferisce la morte, ma il capo dei guerriglieri gli dice: ok, ma prima un po’ di bunga bunga

Bunga bunga?

(Il Riformista)

Su altri media

Corruzione in atti giudiziari. Avrebbe garantito un alloggio e uno stipendio di 2.500 euro al mese a venti donne in cambio del loro silenzio sulle cene di Arcore (Il Manifesto)

Dovremmo ormai sapere ogni cosa, anche che lo stesso Berlusconi è stato assolto in Cassazione nel primo procedimento, cioè il primo “processo Ruby” (non esercitò una pressione sulla Questura dove si trovava la ragazza per un furto nel 2010, affinché venisse rilasciata, ci fu prostituzione ma il Cavaliere non sapeva che lei fosse minorenne, le motivazioni addotte). (la Repubblica)

Tentare di estromettere dalla scena politica un leader del suo calibro per via giudiziaria non rende onore al sistema giustizia ed è anche un obiettivo destinato a fallire miseramente. Così in una nota Giuseppe Moles, Sottosegretario all'Editoria e Vice Presidente dei Senatori di Forza Italia. (La Sicilia)

Processo Ruby ter, il pm chiede 28 condanne. Il processo Ruby ter: il pm chiede 6 anni per Berlusconi, “ha pagato il silenzio delle ragazze”. (Yahoo Eurosport IT)

Cosi, ieri a Milano, il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il sostituto Luca Gaglio hanno tratteggiato l'identikit di Roberta Bonasia, ex infermiera dell'AslTo5 di Moncalieri/Nichelino diventata negli anni a cavallo tra il 2012 e il 2013 assidua frequentatrice delle serate di Arcore, appellata da alcuni imputati come «la fidanzata del premier». (La Stampa)

Ho dovuto ingaggiare 130 avvocati». Perché la richiesta di condanna di Milano l’ha amareggiato (la Repubblica)