Paolo Berlusconi venderà le auto cinesi Dongfeng. Nasce la filiale italiana del gruppo

Paolo Berlusconi entra a capofitto nel business dell’automotive. E lo fa acquisendo, tramite la sua holding Pbf, il 10% di Df Italia, quella che dovrebbe essere, secondo quanto riportato da Affari Italiani, la filiale del colosso cinese delle automobili Dongfeng, attivo anche con i marchi Voyah e Mhero. Paolo Berlusconi e Dongfeng Secondo Affari Italiani, Paolo Berlusconi, tramite la sua holding Pbf, ha acquisito il 10% di Df Italia, quella che dovrebbe essere la filiale del colosso cinese Dongfeng. (Forbes Italia)

Ne parlano anche altre fonti

L’azienda automobilistica Dongfeng Motor Corporation nelle ultime ore è salita agli onori della cronaca italiana per il probabile arrivo nel nostro Paese, infatti secondo numero indiscrezioni, il colosso cinese potrebbe presto investire sul nostro territorio con l’obiettivo di produrre una serie di modelli da distribuire in Italia e in Europa. (ilGiornale.it)

La casa cinese sta entrando sul mercato italiano con i primi modelli ed è in trattative con il ministro Adolfo Urso per iniziare a produrre in Italia, con l’obiettivo di realizzare 100 mila veicoli l’anno (Milano Finanza)

Da un anno si è spento il Cavaliere ed è la sua famiglia a portare avanti la sua mentalità imprenditoriale, dal fratello Paolo ai cinque figli. Berlusconi è pronto a rivoluzionare il mercato dell’automotive in Italia: accordo storico, ecco tutti i dettagli (Flop Gear)

Dongfeng, i cinesi dell'auto (con Berlusconi) puntano alla fabbrica ex Maserati di Grugliasco

Lo scontro con Stellantis, che a metà aprile con i primi rumors aveva già parlato di “morti e feriti” nel caso arrivi un costruttore cinese in Italia, si fa sempre più vicino. (Il Fatto Quotidiano)

Il colosso cinese Dongfeng, azienda leader nella produzione di auto elettriche, si prepara a sbarcare in Italia con il benestare del governo e con l'aiuto della famiglia Berlusconi, che punta a coprire una fetta di mercato battendo sul tempo Stellantis. (Today.it)

Una società di importazione, ma anche un progetto industriale che guarda a fabbriche dismesse tra Grugliasco, il Nordest e l’Irpinia di Irisbus. (Corriere della Sera)