Etiopia, il premier Abiy al fronte per fermare il golpe dei ribelli del Tigrè. Gebrselassie: «Vado a combattere anche io»

«L'Ambasciata d'Italia ad Addis Abeba rimane pienamente operativa»

Ieri è stato il premier Abiy Ahmed a dichiarare che stava dirigendosi al fronte per combattere con le sue truppe.

L'ambasciata degli Stati Uniti ad Addis Abeba ha avvertito i suoi concittadini di un possibile attacco terroristico in Etiopia.

Gli Stati Uniti esortano i loro cittadini a lasciare l' Etiopia adesso «fintanto che sono ancora aperti i voli di linea». (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altri media

Roma, 25 nov. (Tiscali.it)

Il Dipartimento degli Affari Esteri dell’Irlanda ha confermato che il governo etiope ha informato l’ambasciata irlandese nella capitale etiope che i quattro devono partire entro una settimana. Le forze democratiche che stanno combattendo il regime fascista Amhara non hanno rilasciato alcun comunicato al riguardo della scomparsa del Premier etiope. (Farodiroma)

Fonte: ANSA Insieme con Gebrselassie, oro nei 10mila metri ad Atlanta 1996 e Sydney 2000 e più volte campione del mondo, anche il maratoneta Feyisa Lilesa, argento ai Giochi di Rio 2016, ha detto di voler seguire l'esempio del primo ministro etiope, Abiy Ahmed, che oggi è partito per il fronte per guidare la guerra. (Corriere dello Sport.it)

Grazie all’intervento dell’Ambasciata d’Italia ad Addis Abeba, Livoni e anche salesiani sono stati liberati il 14 novembre. Nelle ultime settimane sono emerse critiche alla CNN per il modo in cui starebbe raccontando il conflitto, non mostrandosi imparziale e demonizzando Addis Abeba. (Analisi Difesa)

Per questo motivo ha delegato le sue funzioni al ministro degli Esteri, Demeke Mekonnen. Il premier etiope, Abiy Ahmed, ha annunciato che guiderà le proprie truppe contro i ribelli tigrini. L'annuncio del Premio Nobel per la pace 2019 mentre le forze del Fronte di liberazione popolare del Tigrai (Tplf) avanzano verso Addis Abeba (Adnkronos)

Le forze del Tigray hanno inizialmente subito l’impatto dell’offensiva delle truppe federali. Molti gli arresti, in parte negati dalle autorità di Addis Abeba, in parte mascherati da fermi di “pericolosi elementi legati ai terroristi tigrini” (Rivista Africa)