Accordo tra banche e Regione per l'anticipo della cassa integrazione in Veneto

Rappresenta una boccata di ossigeno per le esigenze di vita dei nostri lavoratori in cassa integrazione e delle loro famiglie, considerata la dilazione temporale con cui Inps pagherà gli assegni.

È un accordo con il sistema del credito del Veneto a costo zero per i lavoratori e le cui spese sono a carico della Regione.

Condizioni. I lavoratori interessati da un trattamento di cassa integrazione in deroga o dal Fondo di solidarietà a pagamento diretto Inps possono richiedere alle banche aderenti l’anticipazione del trattamento con modalità semplificate e senza costi aggiuntivi. (PadovaOggi)

Su altri media

e ABI rendono noto che sono state introdotte semplificazioni e nuove misure volte a ridurre i tempi per l’accredito dei trattamenti di integrazione al reddito (assegni cassa integrazione ordinaria, cassa in deroga, assegni del fondo integrazione salariale e dei fondi bilaterali) previsti dal decreto-legge “cura Italia”. (Rietinvetrina)

Rimini 1.958 domande per 5.723 lavoratori per 902.063 ore. Coinvolti 54.726 lavoratori per un volume complessivo di 8.128.196 ore e un ammontare di circa 81,3 milioni di euro. (News Rimini)

Cassa integrazione coronavirus anche per gli assunti dal 24 febbraio al 17 marzo 2020. Cassa integrazione coronavirus, via libera anche ai lavoratori assunti dopo il 23 febbraio e fino al 17 marzo 2020. (Informazione Fiscale)

Semplificato anche ilcon cui le aziende comunicano i dati dei lavoratori per il pagamento dei trattamenti di integrazione del reddito.Questo nuovo accordo segue la, dei trattamenti ordinari di integrazione al reddito e di cassa integrazione in deroga previsti nel Cura-Italia rispetto al momento di pagamento dell'Inps. (Il Messaggero)

Come abbiamo già annunciato in un precedente articolo, è stato firmato ad inizio aprile l’accordo tra ABI, INPS e governo per l’erogazione anticipata della cassa integrazione con causale COVID-19 da parte delle banche. (Notizieora.it)

Parma 1.378 richieste per 4.015 lavoratori per 655.506 ore. L'equivalente economico è di 81,3 milioni di euro, 54.726 i lavoratori coinvolti. (Regione Emilia Romagna)