Giorgino ucciso a 15 anni per una sigaretta negata

Nel 2010 gli assassini di Giorgino, Marcelin e Florin Jitaru, vennero arrestati e condannati rispettivamente a sedici anni e mezzo e a dodici anni di carcere.

Non solo, i supremi giudici hanno anche stabilito che l’indennizzo dovrà essere «equo e adeguato»: in sostanza, non potrà essere una cifra standardizzata, ma dovrà essere personalizzata al danno subito.

Famiglia e legali si preparano ad affrontare di nuovo la Corte d’Appello di Torino, che dovrà adeguarsi ai principi della Cassazione

di Simona Lorenzetti. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Una sentenza storica, per un caso di violenza sfociato in omicidio: dopo 12 anni, i genitori di Giorgino Monteanu, 15enne ucciso a coltellate per una sigaretta negata, potranno ricevere un risarcimento “equo e adeguato”. (TorinOggi.it)

La sentenza potrebbe aprire nuovi percorsi sul tema dei risarcimenti per le vittime di violenza Era il 2010 quando un ragazzino di appena 15 anni di origine romena, Giorgino Monteanu, veniva ucciso a Torino per una lite nata da una sigaretta. (Today.it)

Il ricorso era stato presentato contro la Presidenza del consiglio dei ministri La terza sezione civile della Suprema Corte ha accolto il ricorso presentato dallo studio legale torinese Ambrosio e Commodo e ha ribaltato le precedenti sentenze di primi e secondo grado. (La Sicilia)

Il tribunale e la corte d’appello di Torino negano l’indennizzo ai familiari di Giorgino. E ora, a dodici anni di distanza, lo Stato dovrà versare un indennizzo alla famiglia. (La Stampa)

“Ma eravamo convinti di avere ragione e che la legge creasse delle discriminazioni tra le vittime di reati violenti”, spiegano i legali dello studio Ambrosio e Commodo E i 50 mila euro previsti dalla legge non rappresentano un indennizzo “equo e adeguato”. (La Repubblica)