Bolivia, 3 morti in scontri con polizia

Con il passare delle ore però è emersa la durezza della repressione e l'esistenza di morti e feriti.

In un primo momento si sono solo viste le autocisterne uscire dal deposito con il carburante per dirigersi verso La Paz e poi alcune ambulanze lasciare il luogo degli scontri.

Lo riferisce l'Ufficio del Difensore del popolo boliviano.

L'impianto era stato bloccato da tempo da manifestanti pro-Morales, al punto che nella capitale già era evidente la mancanza di benzina e diesel, per cui in mattinata è scattata una operazione in grande stile delle forze di sicurezza che, con l'utilizzo di armi e lacrimogeni e l'appoggio di elicotteri, hanno avuto ragione della resistenza di chi appoggiava il blocco. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altre fonti

(askanews) – Migliaia di sostenitori di Evo Morales sono scesi in strada nella capitale boliviana La Paz, con la polizia che li ha dispersi con i gas lacrimogeni, per chiedere le dimissioni della presidente ad interim Jeanine Anez. (askanews)

“E’ stata constatata la morte a colpi d’arma da fuoco di Dayvi Posto Cusi di 31 anni. Ancora scontri in Bolivia. Nel Paese, da cui Morales è fuggito per rifugiarsi in esilio in Messico, si è autoproclamata presidente ad interim la senatrice d’estrema destra Jeanine Anez. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

In un primo momento si sono solo viste le autocisterne uscire dal deposito con il carburante per dirigersi verso La Paz e poi alcune ambulanze lasciare il luogo degli scontri. (In Terris)

Le elezioni presidenziali sono state nettamente vinte, senza alcun broglio, da Evo Morales, il presidente che aveva tutta la legittimità a concorrere per un quarto mandato essendo stato abilitato dal Tribunale Supremo Elettorale della Bolivia (L'AntiDiplomatico)

Boliva,scontri per benzine: 3 morti. Condividi. 2.56 Si è conclusa con un bilancio di tre manifestanti morti e almeno altri 30 feriti una battaglia svoltasi nelle vicinanze di un impianto per lo stoccaggio di carburante dell'impresa statale Ypfb a Senkata, in Bolivia (Rai News)

Lo riferisce l’Ufficio del Difensore del popolo boliviano. Con il passare delle ore però è emersa la durezza della repressione e l’esistenza di morti e feriti. (la voce d'italia)