Gas, l’Italia non alza ancora il livello di guardia e rimane in stato di preallarme

La situazione – è stato valutato – è molto chiara, il monitoraggio è già alto e questo consente di prendere le eventuali misure necessarie già all’attuale livello di preallarme.

E’ questo il parere a livello tecnico del Comitato tecnico scientifico che si è riunito oggi al ministero della Transiczione ecologica.

L’Italia non passerà dal livello di preallarme a quello di allarme sulla situazione del gas. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

(SoldiOnline.it)

Il governo si prepara a far scattare il piano di emergenza dovuto alla crisi energetica. Il piano è pronto, ad oggi siamo nella fase di pre-allerta, ovvero al primo di tre livelli di allarme. (Imola Oggi)

Lo stoccaggio in Italia è al 55% circa e vista la domanda di combustibile ora minore occorre insistere sulla strada delle scorte. Mentre alcuni Paesi europei, come la Germania, sono in apprensione e si preparano a dichiarare lo stato di allarme, il nostro Paese temporeggia con alternative e temporanee soluzioni. (Money.it)

Le preoccupazioni in Germania. Nonostante l'Italia non abbia ritenuto necessario il passaggio al livello di allerta sul gas, la situazione in Europa rimane tesa. (ilmessaggero.it)

Gli esperti per ora non hanno ritenuto necessario passare dallo stato attuale di pre-allarme a quello di allarme. A cura di Giacomo Andreoli. Il prezzo del gas continua a salire, mentre le forniture dalla Russia continuano a scendere. (Fanpage.it)

Ma per la creazione di scorte per non rimanere a secco nei periodi più delicati, si deve agire subito. (QUOTIDIANO NAZIONALE)