Arata Isozaki, 'l'imperatore' dell'architettura è morto a 91 anni

Da "Il Dritto" di CityLife alle torri di Bilbao, Arata Isozaki ha lasciato la sua impronta sullo skyline di numerose città, anello di congiunzione tra il suo Giappone e l'occidente e figura fondamentale nella storia dell'architettura contemporanea. Ci lascia così a 91 anni, a Okinawa, dopo aver vinto il premio Pritzker per l'architettura solo nel 2019 e aver regalato la sua avanguardia al mondo. Una carriera eccezionale, con alle spalle decine di nazioni, iniziata ed espressa principalmente nel suo Giappone, dove ha praticato per i primi vent'anni di vita professionale. (Everyeye Lifestyle)

Ne parlano anche altre fonti

Premio Pritzker (il Nobel per gli architetti), aveva firmato oltre cento edifici in tutto il mondo. Isozaki è legato anche alla nostra città. (il Resto del Carlino)

Le opere di Arata Isozaki A cura di Clara Salzano (Stile e Trend Fanpage)

«Nella sua ricerca di un'architettura significativa, ha creato edifici di grande qualità che ancora oggi sfidano le categorizzazioni». Nelle motivazioni della giuria ricorreva un giudizio che accomuna in qualche modo i suoi estimatori e detrattori, diffusi soprattutto alle nostre latitudini. (ilGiornale.it)

Noto come 'l'imperatore dell'architettura giapponese', a Milano Isozaki progettò insieme ad Andrea Maffei, per il quartiere Portello, la Torre Allianz, nota come 'il dritto', che oggi svetta a fianco degli altri due palazzi, 'lo storto' e 'il curvo', firmati rispettivamente da Zaha Hadid e Daniel Libeskind. (MilanoToday.it)

Ma in Italia rischierà di essere ricordato per la querelle ventennale sulla Loggia degli Uffizi, finanziata e bloccata. E' stato il primo architetto globale e locale insieme, un ponte - con le sue opere - tra Oriente e Occidente. (la Repubblica)

È morto all'età di 91 anni Arata Isozaki, vincitore del premio Pritzker nel 2019. Firmò, come ben sanno i torinesi, il Palasport Olimpico di Torino, da allora il PalaIsozaki (attualmente più noto come Pala Alpitour), struttura che negli anni non ha perso appeal, anzi ne ha guadagnato, tanto da convincere giurie internazionali ad assegnare grandi eventi alla città, dalle Atp Finals di tennis ad Eurovision, il contest musicale. (Corriere della Sera)