Auto, in Italia a rischio il 20% dei lavoratori del settore

Michele Crisci, presidente Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri) ha lanciato l’allarme: «A rischio il 15/20% dei 150 mila lavoratori italiani del settore a causa della crisi scatenata dalla pandemia di coronavirus».

Una richiesta di aiuto al governo che deve intervenire con un piano organico e determinato per sostenere la ripresa, il presidente ha ricordato che «l’auto rappresenta il 10% del Pil del nostro Paese, siamo i primi contribuenti per lo Stato». (Corriere della Sera)

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Leggi anche: Stop alla produzione, in Europa persi 1,2 milioni di auto in 16 giorni. Ultima modifica: 2 aprile 2020 Se le attività saranno chiuse fino a fine maggio, la previsione è di un mercato da 1,3 milioni di automobili. (QN Motori)

Leggi anche: Immatricolazioni di auto per marca a marzo 2020. Per fare una previsione sul possibile andamento dell’intero 2020 occorre prevedere quando l’emergenza finirà, operazione che, in questo momento, appare assolutamente azzardata. (QN Motori)

In particolare, lo studio rivela che fino all’8 marzo (giorno in cui è stata chiusa la Lombardia), il mercato dell’usato è riuscito a reggere. A parte la domanda, il mercato delle auto usate sta incontrando problemi anche nell’approvvigionamento. (ClubAlfa.it)

E tantomeno allo Stato, che ogni 100 mila auto vendute si mette in tasca circa mezzo miliardo di euro di IVA. Un crollo verticale, conseguenza dei provvedimenti di blocco totale contro il Coronavirus, che hanno svuotato i concessionari italiani. (Il Fatto Quotidiano)

E ci siamo risposti che sì, oggi è doveroso farlo. Insomma, quello che è successo a febbraio in Cina – primo Paese ad aver "chiuso" a causa del contagio – è accaduto anche da noi: il mercato dell’auto non c’è più. (Quattroruote)

Il numero delle vendite del mese di marzo è a dir poco preoccupante con una flessione, rispetto all'anno scorso dell'86%. Un dato che fotografa alla perfezione, il crollo del volume di lavoro delle concessionarie, e che va oltre ogni più negativa previsione. (Fanpage.it)