La Svizzera potrebbe rifiutare il vaccino AstraZeneca se il produttore non fornirà i dati richiesti

L'assenza del vaccino anti-Covid della AstraZeneca dal piano vaccinale, che avrebbe dovuto rappresentare circa un settimo delle dosi, era stato notato dai media e dagli esperti in materia, sollevando una serie di interrogativi. Ieri, domenica 21 febbraio, il quotidiano NZZ am Sonntag ha rivelato che il governo federale starebbe valutando la possibilità di vendere o cedere la quota svizzera del vaccino ordinato, se l'approvazione da parte dell’autorità competente, la Swissmedic, dovesse continuare ad essere ritardata o infine negata. (Sputnik Italia)

Ne parlano anche altri media

Vaccino, nel Lazio prime dosi AstraZeneca per personale della scuola Di. Inizia la vaccinanzione del personale scolastico nel Lazio. A Fiumicino al via la somministrazione della prima dose di AstraZeneca per il personale docente e non docente di età compresa tra i 45 e i 55 anni (le prenotazioni, tenendo conto della novità dell’autorizzazione di Aifa fino a 65 anni – senza patologie – e avviate online lo scorso 18 febbraio per gli under 55, sono state scaglionate per fasce d’età: 56-65 anni da domani; 35-44 anni dal 25 febbraio; under 34 dal 27 febbraio, ndr). (Orizzonte Scuola)

È successo che in alcune cliniche, Braunschweig a Leer e a Minden-Lűbbecke, nella regione del Nord Reno-Westfalia, più operatori di quanti attesi, che hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca, hanno sviluppato reazioni. (QuiFinanza)

Insomma, quello degli approvvigionamenti dei vaccini anti Covid, resta il maggiore punto di debolezza della campagna vaccinazioni in Italia, su cui il Premier Draghi conta di agire per dare una scossa al sistema Lo riporta il quotidiano La Repubblica: il vaccino AstraZeneca sarebbe più efficace qualora la seconda dose si facesse a distanza di tre mesi, e non di 3 o di 4 settimane, come nel caso, rispettivamente, di Pfizer e di Moderna. (Tecnica della Scuola)

Ad alcune regioni i tagli sono stati annunciati per la consegna prevista il 28 febbraio. Questa volta a consegnare meno dosi del previsto è stata Astrazeneca che ieri avrebbe dovuto far arrivare in Italia 560.000 dosi e che invece ha operato un taglio dell’11 per cento consegnandone 60.000 in meno. (infodifesa.it)

La protezione contro Covid-19 sintomatico primario con un vaccino a dose singola standard è stata modellata rispetto al tempo dalla prima dose Il vaccino AstraZeneca. (Nurse24)