Festino 1° aprile, alle testate mail con la versione di Rabini che smentisce: "Non sono stato io"

Questa mattina agli indirizzi di diverse testate sammarinesi tra cui la nostra è arrivata una mail da dottrabinisergio@outlook.it (vedi foto) con quella che sembrava a tutti gli effetti la versione sull'accaduto del direttore sanitario dell'ISS Sergio Rabini.

Rabini fa sapere di non essere stato lui ad inoltrare quella mail anche perché quello non è il suo indirizzo di posta.

Un giallo che aggiuge tensione e confusione nel caso che sta facendo discutere la Repubblica e tremare il Palazzo. (Libertas San Marino)

La notizia riportata su altri giornali

Obiettivo del Congresso di Stato: chiarezza assoluta sui fatti. E' impensabile – stigmatizzano - che i comportamenti di figure istituzionali possano essere contrari a quanto previsto dalle norme (San Marino Rtv)

“Le richieste di sacrifici a carico della cittadinanza imposte dalla pandemia non sono da considerarsi alla stregua di banali ed ordinarie disposizioni. In un contesto così complesso è pertanto impensabile – scandisce NpR - che i comportamenti di figure istituzionali possano essere contrari a quanto previsto dalle norme. (San Marino Rtv)

ASan Marino i vincoli imposti dalle leggi non sono uguali per tutti. O meglio: chi le leggi le presenta e le fa approvare può (allegramente) trasgredirle. (Il Fatto Quotidiano)

C'erano numerosi membri del Consiglio grande e generale (il parlamento sammarinese), un segretario di Stato (che è come un nostro ministro) e persino dirigenti della sanità. O meglio: chi le leggi le presenta e le fa approvare può (allegramente) trasgredirle. (Libertas San Marino)

I sammarinesi non tollerano quanto accaduto in via Gino Giacomini il 1 aprile. Non tollerano che i sacrifici a cui tutta la popolazione è stata chiamata siano messi a repentaglio proprio da chi dovrebbe, con l’esempio, indicare quale comportamento tenere. (Libertas San Marino)

Fa discutere nella piccola repubblica una festa non autorizzata alla quale giovedì scorso avrebbero partecipato diversi esponenti politici per celebrare i nuovi Capitani Reggenti: "Leggerezza". Due consiglieri del movimento Rete si sono pubblicamente scusati: "Non è stato un festino preorganizzato, ma un evento improvvisato, al cui invito abbiamo risposto con eccessiva superficialità. (Today.it)