Generali, l'addio di Caltagirone certifica la rottura sulla visione strategica

Scontri che saranno sempre più duri tra le due parti e che potrebbero indebolire le quotazioni di Generali”, ha commentato a We Wealth Filippo Diodovich, senior market strategist di IG

“La reazione negativa del mercato alla notizia è soprattutto legata all'aumento dell'incertezza sull'esito degli scontri per il controllo della governance del grande gruppo assicurativo.

A Caltagirone sarebbe stato impedito di "dare il proprio contributo critico e ad assicurare un controllo adeguato alla presentazione e approvazione del piano strategico", si apprende da una nota di Generali che riassume le ragioni alla base delle dimissioni, curandosi di smentirle. (We Wealth)

Su altri giornali

E, dato che mancano poco più di tre mesi all’assemblea, appare improbabile che possa superare la soglia. Considerata la mancata condivisione delle scelte strategiche, tanto vale tenersi le mani libere. (Nordest Economia)

Nell’ultimo episodio il costruttore romano, vicepresidente della compagnia, ha detto addio a Trieste dopo dodici anni lamentando di essere stato «palesemente osteggiato». In contrapposizione con la lista del Cda, il Patto starebbe infatti preparando una lista con un proprio candidato ad (e qui da tempo impazza il totonomi), e un piano industriale alternativo. (Nordest Economia)

Cio' significa che, in teoria, nel caso di ulteriori e nuovi acquisti di titoli Generali anche da parte di Caltagirone o di Fondazione Crt i pattisti potrebbero superare il 17,22% di Mediobanca in modo 'silente'. (Borsa Italiana)

Le dimissioni di Caltagirone dalla vicepresidenza e dallo stesso consiglio di Generali consentiranno ora all’ingegnere di proseguire gli acquisti di titoli senza dover rivelare ogni sua singola mossa. Tre settimane nelle quali il fronte pattista di Caltagirone, Del Vecchio e la Crt — anche con l’ausilio di diversi consulenti (sono circolati diversi nomi, compreso quello dell’ex ceo di Cdp, Fabrizio Palermo, ma senza conferme) — definiranno una lista e un piano industriale alternativo a quello di Philippe Donnet, il ceo che corre per un terzo mandato nella futura lista del cda (GameGurus)

Caltagirone. Alla data del 13 gennaio 2022, Caltagirone risulta detenere , direttamente o attraverso società a lui riconducibili, una quota del capitale sociale di Generali pari all’8,04% . (Insurance Trade)

(Reuters) – Il patto che riunisce gli azionisti di Generali Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e la Fondazione Crt, a cui fa capo il 16,133% del capitale rimane intatto dopo le dimissioni del vicepresidente Caltagirone in polemica con l’attuale board. (FX Empire Italy)