Così Omicron ha trasformato il SARS-CoV-2 in una banale influenza: 2 milioni di positivi, ma solo lo 0,88% è in ospedale e la letalità è sotto lo 0,2%

Ma di certo c’è anche il naturale processo di omoplasia che con Omicron ha trasformato il virus in una banale influenza

Oggi va in ospedale soltanto lo 0,88% dei positivi, e la percentuale della terapia intensiva è ancor più piccola (0,08%).

Così la gravità del virus è stata enormemente ingigantita, nella prima fase, da dati falsati per un tracciamento completamente inefficiente.

Più del 99,1% dei positivi è quindi asintomatico o paucisintomatico, si trova a domicilio e non ha complicazioni serie: sta affrontando quella che è una banale influenza. (MeteoWeb)

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E comunque il rischio di ricovero in ospedale a causa dei sintomi della variante Omicron è del 40% più basso rispetto a Delta, secondo i dati di una ricerca condotta in Gran Bretagna Già prima di Natale il direttore regionale dell’Oms Europa aveva affermato che “sulla base dei primi casi di Omicron segnalati, l’89% dei soggetti ha riportato sintomi comuni: tosse, mal di gola, febbre”. (il Resto del Carlino)

Lo studio è stato pubblicato dalla rivista Forbes e dimostra che il picco di carica virale nelle persone infette da Omicron si verifica tra i tre e i sei giorni dopo l’insorgenza dei sintomi. 12 gennaio 2022 a. (LiberoQuotidiano.it)

Tra quanto tempo i contagi torneranno a scendere? "Omicron è esplosa a partire dall'ultima decade di dicembre e da allora la curva si è impennata molto rapidamente, giorno dopo giorno - sottolinea Abrignani al Corriere della Sera - Gli esperti di modelli di crescita di un'epidemia ci dicono che salirà fino a raggiungere il picco alla fine di gennaio". (Today.it)

Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati La variante Omicron continua a contagiare sempre più persone. (Quotidiano di Puglia)

Non dimentichiamo che l'incremento dei casi è anche una testimonianza ulteriore del fatto che gli ospedali sono sotto forte pressione Man mano che ci allontaniamo dalle festività rimarca Andreoni sarebbe stato auspicabile vedere una progressiva riduzione sulla numerosità dei casi. (ilmessaggero.it)

Ad esempio la riapertura delle scuole, "anche se l’impressione è che non possa incidere su livelli di contagio così alto". Non nei dati inviati al Ministero, "non avendo ancora ricevuto nuove indicazioni", ma intanto per "una rappresentazione più realistica della pressione causata dal Covid sugli ospedali" (IL GIORNO)